Antiriciclaggio, scatta la stretta sui controlli per il trasferimento di contanti
Stretta in arrivo sul trasferimento di denaro contante in entrata o uscita dal territorio nazionale, con sanzioni più salate, inasprimento dei sequestri e la possibilità per le autorità di trattenere il denaro nel caso di violazione degli obblighi di dichiarazione o qualora emergano indizi che potrebbe essere legato ad attività criminose. Lo prevede la bozza del decreto legislativo sul denaro contante all’ordine del giorno del Cdm di lunedì.
Inasprimento dei sequestri
Il provvedimento, in 4 articoli, apporta modifiche alla disciplina sul mercato dell’oro del 2000 e ad un decreto legislativo del 2008 sulla normativa in materia valutaria. Per quanto riguarda in particolare il contante, resta l’obbligo di dichiarazione per chi entra o esce dal territorio nazionale con contante di importo pari o superiore a 10mila euro: viene aggiunto che l’obbligo non è soddisfatto non solo se le informazioni sono inesatte o incomplete, ma anche «se il denaro contante non è messo a disposizione ai fini di controllo». Viene poi introdotto un nuovo articolo, in base al quale «l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di finanza possono trattenere il denaro» se gli obblighi di dichiarazione non sono stati assolti in tutto o in parte o «qualora emergano indizi che il denaro contante, accompagnato o non accompagnato, a prescindere dall’importo, potrebbe essere correlato ad attività criminose».
Trattenimento del contante fino a 90 giorni
Il trattenimento temporaneo, che può essere disposto «anche nel caso di denaro contante, accompagnato o non accompagnato, di importo inferiore a 10.000 euro», ha una durata massima di 30 giorni, con possibile estensione a 90 in casi particolari, ed è finalizzato ad individuare «gli elementi richiesti per l’applicazione della legge penale».
Sanzioni più salate
I controlli, inoltre, oltre che casuali potranno essere anche basati sull’analisi dei rischi anche con procedimenti informatici. E i dati e le informazioni acquisiti potranno essere utilizzati ai fini fiscali. Viene inoltre eliminata la soglia di almeno 10mila euro per il sequestro del denaro contante trasferito o che si cerca di trasferire e vengono alzati i limiti stabiliti per il sequestro (le percentuali attuali del 30% e 50% dell’importo eccedente passano a 50, 70 e 100%). Il sequestro può avvenire anche con informazioni “inesatte o incomplete”. L’importo del sequestro non può essere inferiore a 900 euro e superiore a 1.000.000. Vengono infine inasprite anche le sanzioni, che partono da un minimo di 900 euro, anziché 300.
Fonte: Il Sole 24 Ore