Appalti nei cantieri, senza tesserino di riconoscimento sanzioni fino a 500 euro
Dal Testo unico sulla sicurezza (Dlgs 81/2008) doppio obbligo per datori di lavoro e operai sul tesserino di riconoscimento (articolo 26, comma 8). Mentre i primi saranno tenuti a fornire la tessera al personale occupato, ai secondi toccherà invece esporla (articolo 20, comma 3). Queste norme troveranno ora applicazione in relazione alle attività in regime di appalto o subappaltonei cantieri temporanei e mobili, dopo che il Collegato lavoro ne ha abrogate altre. Lo ha chiarito l’Ispettorato nazionale del lavoro, che si è espresso con la nota 656/2025 del 23 gennaio, esaminando nel dettaglio l’apparato sanzionatorio per il mancato rispetto delle predette disposizioni.
Le sanzioni
Il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice che non fornisce ai propri dipendenti il tesserino di riconoscimento è punito dall’articolo 55, comma 5, lettera i Dlgs 81/2008 con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore. Il lavoratore che, pur avendo il tesserino, non lo espone è sanzionato dall’articolo 59, comma 1, lettera b con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro.
Anche nelle imprese familiari
Anche i collaboratori dell’impresa familiare (articolo 230-bis del Codice civile) e i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi in base all’articolo 2222 del Codice civile devono munirsi, per conto proprio, del tesserino di riconoscimento qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgono attività in regime di appalto o subappalto, sulla base di quanto previsto dall’articolo 21, comma 1, lettera c. In caso di violazione, gli stessi incorrono nella sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’articolo 60, comma 1, lettera b da 50 a 300 euro per ciascun soggetto. Diversamente, qualora siano in possesso del tesserino ma non lo espongano, come stabilito dall’articolo 20 comma 3, sono puniti, sulla base dell’articolo 60, comma 2, con una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore