Apple di nuovo regina del mercato. Supera Microsoft, torna in testa con un valore di 3.300 miliardi
Sono bastati due giorni per mettersi alle spalle cinque mesi vissuto non più da prima della classe. L’11 gennaio Microsoft superava Apple in termini di capitalizzazione di 2.900 miliardi. Il 12 giugno Apple ha effettuato il contro sorpasso raggiungendo quota 3.300 miliardi e portandosi avanti di una quarantina di miliardi rispetto a Microsoft (che nel frattempo è comunque salita a 3.240 miliardi). Segue Nvidia a 3.100 che qualche giorno fa aveva addirittura relegato Apple al terzo posto. La Mela però ha messo a segno un +12% nelle ultime sedute riprendosi la corona del mercato azionario mondiale.
La svolta è arrivato dopo aver presentato la sua strategia nel settore dell’intelligenza artificiale. Ai non sta solo per artificial intellinge ma anche per “Apple intellingence”. Al di là del marketing la società ha svelato che integrerà Chat Gpt nei nuovi smartphone e darà anche la possibilità agli utenti di scegliere Gemini (l’Ai di Google) e Grook (quella di Elon Musk). A questa doppia svolta si aggiunge l’idea di inserire queste funzionalità solo nei nuovi modelli. Questo potrebbe dare un boost alle vendite di nuovi smartphone rigenerando un’area che stava dando segnali di stanchezza. In più Apple produrrà in caso i chip per l’Ai e quindi da questo punto di vista non dovrebbe dipendere da Nvidia. Questo mix di notizie sta piacendo al market che è tornato con forti volumi a far salire il titolo che per la prima volta nella storia ha superato i 215 dollari per azione.
In tutta questa storia c’è chi sorride ma con un po’ di amaro in bocca. Stiamo parlando di Warren Buffett, il più grande azionista di Apple con la sua Berkshire Hathaway che ha recentemente ridotto la sua partecipazione in Apple del 22%, passando da 174,3 miliardi di dollari alla fine del 2023 a 135,4 miliardi al 31 marzo 2024. Questa riduzione equivale alla vendita di circa 115 milioni di azioni, ovvero il 13% del totale delle azioni Apple detenute da Berkshire. Buffett ha spiegato che questa decisione è in linea con una strategia più ampia volta ad aumentare la liquidità e diversificare gli investimenti in un contesto di tassi di interesse elevati e prezzi delle azioni sopravvalutati. Inoltre, i proventi dalla vendita hanno rafforzato significativamente le riserve di liquidità di Berkshire, posizionando l’azienda favorevolmente in vista di potenziali cali del mercato. Nonostante questa riduzione significativa, Apple rimane l’investimento azionario più grande di Berkshire.
Resta il fatto però che al momento Buffett, noto per anticipare con successo i mercati, in questo caso forse ha preso profitto troppo presto dalla sua società di punta. Pertendosi di fatto questo nuovo momento di gloria legato all’annuncio a gamba tesa della big nel settore dell’artificial intelligence. O meglio, della Apple Intelligence. Come la chiameranno ormai a Cupertino da ora in poi.
Fonte: Il Sole 24 Ore