Apre il Sellaronda e la stagione dello sci entra nel vivo
La tradizione si rispetta e le precipitazioni delle ultime settimane hanno permesso di non violare il vecchio adagio: dopo le prime programmate aperture, con il Ponte dell’Immacolata inizia “ufficialmente” la stagione invernale 2023/2024 e a battezzarla è uno degli itineranti sciistici più celebrati al mondo, vale a dire il Sellaronda. Dal 5 dicembre – e fino al 7 aprile prossimo – è infatti accessibile il tracciato (percorribile in senso orario o antiorario) dello skitour che permette di affrontare quattro passi dolomitici.
Sulle cime del Gruppo Sella
Si possono superare i quattro passi dolomitici del Gruppo del Sella (Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena): 40 km di immersione nella magia delle Dolomiti, di cui 26 km da godere senza mai togliere gli sci. Se per cimentarsi sull’altro grande itinerario dolomitico, il Giro della Grande Guerra (74 km attorno al Col di Lana passando accanto a cime mitiche come il Civetta, le Tofane, la Marmolada, il Lagazuoi e il Sassongher), bisognerà aspettare subito dopo Natale, i 12 comprensori del Dolomiti Superski sono pronti ad accogliere la grande carovana degli appassionati. Da Plan de Corones alla Val di Fiemme, da Carezza alla Val di Fassa passando per Cortina d’Ampezzo, Arabba, le tre Cime di Lavaredo, l’Alpe di Siusi, l’Alta Badia e la Val Gardena), per chi pratica gli sport da discesa e per gli amanti delle vacanze in montagna senza sci ai piedi (slittino, ciaspolate, wellness, eventi, esperienze gastronomiche) c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tante dunque le occasioni di svago sulla neve da qui a primavera, con un occhio più che mai attento ai costi degli impianti e a quello degli alloggi.
Risparmiare sui prezzi degli skipass: i consigli di Snowit
La stagione scorsa, seppur condizionata dalle alte temperature nei mesi autunnali, si era chiusa complessivamente bene quanto a presenze, in crescita mediamente del 15% rispetto alla precedente, grazie anche a una forte ripresa del mercato internazionale. I numeri registrati da Snowit, la piattaforma digitale che aggrega tutti i servizi legati agli sport invernali e alla montagna di 130 località alpine italiane, hanno confermato la tendenza, con circa 330mila giornate sugli sci vendute. La previsione per quest’anno? I diretti interessati stimano si possa andare oltre quota 500mila anche se il rincaro generalizzato degli ski pass e delle strutture ricettive non sarà trascurabile, con incrementi previsti fra il 5% e l’8% e fino al 20/25% rispettivamente. Il consiglio è quindi approfittare delle promozioni offerte in pre season (fino al 23 dicembre) e in bassa stagione e, nondimeno, dei prezzi dinamici, sistema adottato da diversi comprensori (fra cui anche Bormio, Madonna di Campiglio, Folgarida – Marilleva, Monterosa Ski) che permette di risparmiare fino al 30% se si acquista lo skipass con anticipo e in modalità plurigiornaliero. Un’altra opzione, spiegano da Snowit, è prenotare sulla piattaforma il pacchetto hotel e skipass in maniera congiunta, comparando le tariffe delle diverse località a catalogo e arrivando a pagare fino al 40% in meno rispetto all’acquisto dei singoli servizi singolarmente. Con il vantaggio di poter utilizzare una sola tessera (la Snowitcard) su cui caricare lo skipass delle 130 stazioni sciistiche partner sia in Italia che all’estero.
Dove andare: Arabba e Marmolada
Sciatori e snowboarder in cerca di piste che superano i 3mila metri (come Punta Rocca, il punto d’osservazione più alto delle Dolomiti, a quota 3.265 metri) trovano nella ski area Arabba-Marmolada, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, un luogo che promette neve perfetta per tutta la stagione, fino alla chiusura degli impianti fissata per il 21 aprile prossimo. Ci si può fermare ai 62 km di piste del comprensorio oppure averne a disposizione 480 km se si considerano i collegamenti sci ai piedi con le valli vicine, tour della Sellaronda compreso. La chicche? Due piste nere, la Sourasass, che scende in picchiata nel bosco per quasi tre chilometri con pendenze massime del 45%, e la Burz, che parte dell’omonimo rifugio (perfetto per una colazione con vista sulle Dolomiti dalle grandi vetrate panoramiche), raggiungibile in pochi minuti di seggiovia partendo dal centro di Arabba, e sempre al sole in tutti i suoi 1000 metri di lunghezza
Val Gardena e Val Badia da vivere a Capodanno e non solo
Due località che non hanno bisogno di presentazione, tanto sono note e riconosciute come mete fra le più “glamour” dell’arco alpino. Chi non ha voglia di festeggiare fino a tardi l’arrivo del 2024 può strizzare l’occhio all’idea di una sciata di primo mattino a Capodanno sui 500 km di tracciati del comprensorio Val Gardena/Alpe di Siusi (Sellaronda compreso anche in questo caso), scendendo su piste leggendarie come la Saslong. Le alternative però non mancano, dagli itinerari alla scoperta di chiese e botteghe artigianali alle escursioni guidate, dall’esperienza togli fiato della Zipline sul Monte Pana alla slittate notturne con cena in baita nel Parco Naturale Puez–Odle. Anche in Alta Badia il carosello invernale inizia il 5 dicembre (giovedì 7 è in programma l’Opening Party “INVERN”) e terminerà il 7 aprile con il Vintage Party: la promessa è di cinque mesi di divertimento fra sciate all’alba, tour gastronomici nei rifugi e molto altro ancora sull’altopiano che domina Corvara, La Villa e San Cassiano. Tanti gli appuntamenti da non perdere, come le due gare di slalom gigante di Coppa del Mondo del 17 e 18 dicembre sulla Gran Risa, il circuito con sci ai piedi Movimënt Challenge, a cui si può partecipare per tutta la stagione oppure la “Nöt Dla Liösa”, la notte della slitta, in programma su quattro date (25 gennaio, 8-13 e 22 febbraio) sulla pista illuminata che scende per 3,5 km da San Cassiano al Piz Sorega.
Fonte: Il Sole 24 Ore