Arenaways torna in pista sulla Cuneo-Savigliano e punta a crescere negli intercity
Arenaways ricomincia dal Cuneese, dalla linea Cuneo-Saluzzo, riportando in vita una linea chiusa da oltre dieci anni, con l’obiettivo di entrare nel mercato italiano del trasporto ferroviario, con l’obiettivo di allargare il servizio verso altre direttrici. A capo del progetto c’è Matteo Arena, il figlio del fondatore della società che nel 2010 ha tentato l’impresa di portare i privati sui binari italiani. Oggi Arenaways si presenta sul mercato con un investimento da 5 milioni, un servizio regionale assegnato dall’Agenzia della mobilità del Piemonte, per 10 anni, del valore di 54 milioni, e una struttura sociale per la Longitude Holding che ha visto entrare al 33% le ferrovie spagnole – Renfe Proyectos Internacionales, controllata al 100% dall’operatore spagnolo Renfe – e il fondo di investimento Serena Industrial Partners.
Il viaggio inaugurale si è svolto sabato 25 gennaio, partenza dalla stazione di Cuneo alle 14,30. Da lunedì 27 gennaio il servizio è operativo per i passeggeri, al presso di 2,50 euro a corsa. «Crediamo fermamente che ci sia spazio in Italia per un operatore privato che possa lavorare su linee secondarie e sulle direttrici Intercity per offrire una alternativa di mercato» spiega il ceo Matteo Arena.
La riapertura rientra nel Piano di potenziamento della mobilità sostenibile e di riattivazione delle linee ferroviarie dismesse che ha già visto, in Piemonte, la riapertura nel 2023 della Asti-Alba e della Casale-Mortara. «Questo progetto nasce dalla forte collaborazione con le istituzioni locali per riportare il servizio in un’area densamente popolata, ricca di energie economiche e da sempre svantaggiata sul fronte dei collegamenti» aggiunge Arena.
L’
affidamento di questa riapertura è avvenuto direttamente, grazie al meccanismo del “sotto-soglia” ma Arena non esclude la possibilità in futuro di partecipare a gare per l’assegnazione di servizi più corposi. «L’assegnazione diretta della riattivazione di una linea ferroviaria locale ad un’azienda privata è un unicum – aggiunge il ceo – e siamo già in contatto con altri enti locali e Regioni per ampliare queste possibilità». La società potrà essere presente su tutta la rete italiana e quello nel Sud del Piemonte è una sorta di primo test.
Fonte: Il Sole 24 Ore