Arredobagno, segnali di ripresa nel 2024. Opportunità dalle Case Green
Le imprese del sistema arredobagno (che comprende mobili, rubinetteria, sanitari, termoarredi, cabine doccia e vasche) sono ottimiste su una possibile ripresa del mercato nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto segnata nel 2023, seguita comunque a due anni straordinari di crescita, tanto che lo scorso anno, nonostante il calo del 4,5% rispetto al 2022, il fatturato complessivo del settore si è attestato a 4,2 miliardi di euro, superiore quindi ai 3,4 miliardi del periodo pre-pandemia.
Ripresa del mercato nel 2024
Secondo il Monitor realizzato dal centro studi di FederlegnoArredo a fine 2023, infatti, le aziende campione intervistate si attendono per il 2024 un incremento complessivo delle vendite del 4,9%, con una dinamica più accelerata sull’estero (+5,3%), ma positiva anche in Italia (+4,5%), grazie soprattutto agli effetti degli incentivi sulla casa che, sebbene depotenziati rispetto al biennio post-Covid, permangono.
Tra i mercati più dinamici, le imprese segnalano India, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, oltre a Polonia, Grecia, Portogallo e Israele. I primi dati relativi all’anno in corso registrano invece un trendi di incremento verso la Spagna (+3,1%) e gli Stati Uniti (+11,3%).
Una spinta dalla Direttiva Case «green»
Un impulso importante per il settore potrebbe arrivare dalla nuova Direttiva Ue sulle case «green», pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Ue, che entrerà in vigore a fine maggio, con un impatto significativo su tutto il settore immobiliare e quindi anche sul mondo dell’arredobagno, spingendo verso soluzioni più sostenibili, efficienti ed ecocompatibili. Soluzioni per le quali le aziende italiane sono preparate, come si è visto anche all’ultimo Salone del Mobile di Milano, lo scorso aprile, all’interno della manifestazione dedicata a questo settore, in cui si è vista una grande diffusione di prodotti e sistemi studiati per abbattere i consumi idrici ed elettrici.
«La Direttiva UE Case Green ci offre uno schema di riferimento per orientare le imprese e i consumatori verso pratiche più sostenibili e responsabili – conferma il presidente di Assobagno, Elia Vismara -. L‘attenzione sull’ambiente bagno è cruciale, poiché rappresenta un punto chiave all’interno delle abitazioni, dove anche piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza in termini di funzionalità, comfort, risparmio idrico ed energetico. Si tratta di uno degli ambienti domestici che registra i maggiori consumi idrici, ma grazie all’innovazione dei prodotti è possibile ottimizzare l’uso quotidiano». Ad esempio, i moderni miscelatori hanno più che dimezzato, nel giro di una decina d’anni, il consumo di acqua, abbattendolo da 12 litri al minuto ad appena 5 litri.
Fonte: Il Sole 24 Ore