Arriva il decreto di riforma della rete carburanti: più bio e green. Sulle concessioni balneari decisione finale in Cdm

Arriva in Consiglio dei ministri alle 17.30 il riassetto della rete dei carburanti,  con un decreto di 11 articoli al quale hanno lavorato il ministero delle Imprese e del Made in Italy e quello dell’Ambiente. In base alla bozza in arrivo sul tavolo del governo novità sono previste nelle stazioni di servizio con ricariche green e biocarburanti. Per l’ammodernamento il decreto prevede fino a 47 milioni all’anno tra il 2025 e il 2027. Sul decreto sulle concessioni balneari, il cui testo è stato concordato con Bruxelles, la decisione finale sul via libera sarà presa in Cdm.

Più controlli sul rilascio delle autorizzazioni

Il decreto di riforma della rete carburanti prevede prima di tutto condizioni più stringenti per il rilascio delle autorizzazioni alla distribuzione dei carburanti, che saranno subordinate anche alle verifiche sull’antimafia.

Incentivi per la riconversione degli impianti in chiave green

La bozza in arrivo oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri introduce inoltre incentivi ad hoc per la riconversione degli impianti in chiave green. A tal proposito, viene istituito un Fondo presso il ministero dell’Ambiente con una dote di 140 milioni per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione degli impianti.

Fino 60mila euro contributo e-distributori

I sostegni saranno assicurati a coloro che convertiranno i propri impianti, entro il 31 dicembre 2027, in stazioni dedicate alla ricarica di veicoli elettrici: il contributo, nella misura massima del 50% delle spese sostenute, potrà arrivare a un massimo di 60mila euro (incrementati di altri 10mila se con le colonnine sarà installato almeno un distributore di biocarburanti liquidi o gassosi). Ai gestori che non proseguiranno il rapporto, invece, sarà riconosciuto un indennizzo non superiore ai 20mila euro.

Balneari, proroga fino al settembre 2027 ma con la possibilità per i comu

 La bozza del decreto sulle concessioni balneari non è all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma non è escluso che arrivi un via libera “fuori sacco” . La decisione finale sarà presa in Cdm. Il compromesso che il ministero degli Affari Ue, come anticipato dal Sole 24 Ore il 1° settembre, ha individuato con Bruxelles prevede l’obbligo di avviare le gare entro giugno 2027 e fino al 30 settembre dello stesso anno la proroga delle concessioni già in essere, ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo e motiveranno adeguatamente la loro scelta. Solo «in presenza di ragioni oggettive», come la pendenza di un contenzioso o «difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa», la scadenza può essere posticipata fino al 31 marzo 2028. Niente prelazioni per i concessionari uscenti, mentre dovrebbero entrare indennizzi per i subentranti ma con un perimetro limitato.

Fonte: Il Sole 24 Ore