Arriva il disegno di legge per le Pmi, spinta alle aggregazioni e stretta sulle false recensioni online
Semplificare, supportare e incentivare l’attività delle piccole e medie imprese muovendosi su due filoni principali: favorire le aggregazioni e spingere il ricambio generazionale. Il disegno di legge annuale sulle Pmi è atteso lunedì 23 dicembre, almeno per un primo esame, sul tavolo del consiglio dei ministri e, nelle intenzioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, permetterà di valorizzare quelle che rappresentano il cuore pulsante del tessuto economico italiano.
Il Ddl punta a reintrodurre, dopo il precedente del 2010, l’agevolazione fiscale per le imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete, nella forma di una sospensione d’imposta sugli utili di esercizio destinati, previo accantonamento in apposita riserva, al fondo patrimoniale comune. Arriva la stretta sulle false recensioni online, a tutela delle imprese del turismo e della ristorazione.
Il Consiglio dei ministri dovrebbe nominare il successore di Ernesto Ruffini alla guida dell’Agenzia delle Entrate e il nuovo commissario per l’alluvione in Emilia Romagna. Nel primo caso, secondo i rumors delle ultime ore la scelta dovrebbe ricadere su Vincenzo Carbone, l’attuale vicedirettore Capo Divisione Contribuenti.
Legge attuativa dello Statuto delle imprese
La legge annuale per le micro, le piccole e le medie imprese è attuativa dell’articolo 18 dello Statuto delle imprese del 2011, che prevede appunto l’approvazione di un provvedimento ad hoc ogni anno ma che fino ad oggi è rimasto inattuato. «Questo primo dispositivo – ha spiegato il ministro annunciandone l’arrivo – conterrà misure per introdurre incentivi, per favorire i processi di aggregazione tra imprese e iniziative per valorizzare le competenze delle piccole e medie imprese e la trasmissione alle nuove generazioni». L’obiettivo è anche quello di «portare avanti la semplificazione burocratica, l’accesso al credito e la promozione della libertà di iniziativa economica e la concorrenza».
Le novità per le Pmi nella manovra
Le novità si aggiungeranno a quelle finanziarie introdotte dalla manovra. La legge di bilancio rifinanzia infatti la legge Sabatini con 1,7 miliardi di euro dal 2025 al 2029. In fase di conversione parlamentare sono state peraltro aggiunte anche alcune novità sul Fondo di garanzia, misura che fino a settembre scorso ha permesso l’attivazione di quasi 30 miliardi di euro di finanziamenti bancari, accogliendo circa 173mila domande. Le modalità operative del Fondo vengono prorogate dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, ma con qualche modifica: la percentuale massima di copertura del Fondo per il finanziamento di esigenze di liquidità viene portata al 50%, per tutte le piccole e medie imprese, a prescindere dalle fasce del modello di valutazione cui appartengono; inoltre si innalza da 80.000 a 100.000 euro l’importo massimo di ammissibilità delle operazioni finanziarie (cosiddette “di importo ridotto”), sulle quali opera la copertura del Fondo fino all’80 per cento in caso di riassicurazione; viene infine rimosso il limite minimo dei 250 dipendenti ai fini dell’individuazione delle imprese in ordine alle quali trovano applicazione le percentuali di copertura del Fondo già ammesse per le “mid cap”. Nel 2025 saranno quindi ammesse a beneficiarne sia le piccole e medie imprese che le imprese a media capitalizzazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore