Asiago è il primo formaggio Dop certificato Made Green in Italy
Sostenibile «dall’erba alla forchetta». L’Asiago è il primo formaggio a Denominazione d’origine protetta (con fatturato alla produzione di 160 milioni di euro nel 2023) a ottenere il bollino “Made green in Italy”, la certificazione volontaria promossa dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per incentivare modelli sostenibili di valutazione e comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti italiani.
«Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, nell’ambito del processo di miglioramento continuo che, dal 2022, con l’innovativo progetto Asiago Green Edge ha coinvolto, prima volta nel settore caseario, tutta la filiera produttiva, è impegnato a tradurre in azione l’impegno di uno sviluppo responsabile basata su tre pilastri: la tutela dell’ambiente naturale, il benessere animale e l’efficienza energetica», ricorda una nota.
L’adozione di pratiche produttive sostenibili permette di ridurre i consumi energetici di ogni caseificio mediamente del 20% annuo e di risparmiare circa 150 MWh di energia elettrica e 100mila metri cubi di gas, con un conseguente taglio di circa 250 tonnellate di anidride carbonica, pari alle emissioni prodotte da 150 appartamenti. L’attenzione alla sostenibilità si estende anche alla fase di allevamento, dove l’ottimizzazione nell’uso di acqua, energia elettrica e gasolio può portare a ulteriori riduzioni di risorse stimate tra il 15 e il 20%.
Made green Italy è una certificazione «che combina l’eccellenza produttiva italiana con un’attenta valutazione delle performance ambientali lungo l’intera catena del valore ed è la prima di matrice istituzionale e di natura pubblica», ricordano dal Consorzio e premia un approccio condiviso: «che coniuga autenticità e innovazione, tre università di primo piano (Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che rappresenta il referente scientifico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per questa certificazione) e un ente certificatore (Csqa)».
«Raggiungere questo traguardo – ha dichiarato il presidente del Consorzio tutela formaggio Asiago Fiorenzo Rigoni – è il riconoscimento del nostro modello di sviluppo sostenibile che include aspetti produttivi, ambientali e sociali in cui ciascun socio è protagonista e i consumatori che ogni giorno danno fiducia all’Asiago Dop sono parte del processo. Questa certificazione oggi indica una strada concreta e percorribile per rendere il formaggio Asiago sempre più attrattivo. Una scelta che si propone come benchmark a tutte le denominazioni d’origine protetta del settore caseario del nostro Paese offrendo un modello replicabile per un futuro più sostenibile».
Fonte: Il Sole 24 Ore