Aspi crea Argo gallerie: verifiche in tempo reale sulla salute dei tunnel

Aspi crea Argo gallerie: verifiche in tempo reale sulla salute dei tunnel

Dai ponti e dai viadotti alle gallerie. Autostrade per l’Italia (Aspi), il principale concessionario autostradale del Paese (gestisce circa 3mila chilometri di rete sui circa 7mila complessivi), accelera nell’applicazione delle nuove tecnologie per il monitoraggio delle infrastrutture. Argo, la piattaforma di avanguardia del gruppo già in uso per gli oltre 4mila ponti, viadotti e cavalcavia della rete gestita da Aspi, oggi può mappare e gestire anche i tunnel autostradali. Con Argo gallerie, il sistema è stato esteso a 300 tunnel della rete per arrivare a coprire, a fine 2024, tutte le 600 gallerie gestite. Entro l’anno, pertanto, tutte le principali infrastrutture della rete di Autostrade per l’Italia potranno dirsi digitalizzate.

Tecnologia al centro del piano strategico

Dice Roberto Tomasi, amministratore delegato della società: «L’investimento nell’innovazione tecnologica rappresenta un punto strategico del nostro piano di sviluppo. Le nostre infrastrutture hanno un valore altissimo per la mobilità del Paese perché ne garantiscono i sistemi di interconnessione, con transiti che arrivano in alcuni punti anche a 200mila veicoli al giorno, valori molto superiori alla media europea. La tecnologia oggi, attraverso il monitoraggio sensoristico e la digitalizzazione, ci consente una conoscenza a tutto tondo del nostro patrimonio infrastrutturale. Solo con questa conoscenza – sottolinea Tomasi – riusciamo a ottimizzare gli interventi che ciascuna di loro richiede, programmando le attività con lungimiranza e limitando l’impatto sulla fruibilità della rete e quindi sulla mobilità delle persone e delle merci nei singoli territori».

La piattaforma digitale

Argo gallerie raccoglie e gestisce in tempo reale i dati strutturali relativi alle singole opere anche grazie al supporto della più recente tecnologia che, per esempio attraverso i rilievi effettuati con il laser scanner, è in grado di creare un gemello digitale di ogni infrastruttura. L’approfondita conoscenza e l’aggiornamento costante delle informazioni garantiscono una visione a tutto tondo dei ponti, dei viadotti e delle gallerie. Grazie alla piattaforma, gli ispettori sono facilitati nell’effettuare un’analisi più puntuale in fase di ispezioni, verificando passo dopo passo la conformità dei risultati con i parametri individuati dalle più recenti linee guida ministeriali. Si tratta di una mole notevole di informazioni, considerando che solo per le 600 gallerie della rete Aspi, ogni anno vengono effettuate più di 2.500 ispezioni in loco.

Grazie alle stesse informazioni il gestore ha inoltre la possibilità di ottimizzare la programmazione delle eventuali attività da prevedere per l’infrastruttura, anche a beneficio dell’avanzamento dell’imponente piano di ammodernamento avviato dal gruppo su tutti gli asset.

Più in generale, la piattaforma Argo, creata da Movyon, società controllata da Aspi leader nella mobilità intelligente, assicura la massima trasparenza, rendendo simultaneamente disponibili alle strutture tecniche tutte le informazioni inserite e dialogando con l’archivio informatico delle opere pubbliche del Mit (ministero Trasporti e Infrastrutture). Inoltre, Aspi ha sviluppato un sistema dinamico di monitoraggio delle infrastrutture. Il progetto, in parte finanziato dal fondo complementare al Pnrr (Pnc), permette il controllo da remoto tramite sensori IoT installati su ponti, viadotti e gallerie e ne analizza i comportamenti in caso di azioni esercitate da agenti esogeni, come alte temperature e dissesti idrogeologici.

Fonte: Il Sole 24 Ore