Aston Martin Valhalla, debutta hypercar ibrida con oltre 1.000 cv figlia della F1

Aston Martin Valhalla, debutta hypercar ibrida con oltre 1.000 cv figlia della F1

La nuova supercar che sarà realizzata a partire dall’estate del 2025 in 999 esemplari è il condensato di una serie di novità assolute per l’Aston Martin. Infatti, è la prima vettura stradale a motore centrale, la prima spinta da un inedito V8 biturbo che è anche il più potente di sempre montato da un’Aston Martin, la prima ibrida plug-in quindi anche la prima a potersi muovere anche solo con la trazione elettrica e, infine, la prima con un sofisticato cambio a doppia frizione sviluppato in funzione dell’elettrificazione.   

Aston Martin Valhalla, la radiografia

Le esperienze raccolte in Formula 1 hanno guidato lo sviluppo della Valhalla. La nuova hypercar ibrida plug-in sfida direttamente Ferrari 296 Gtb, Lamborghini Temerario e McLaren Artura mettendo in campo una potenza complessiva superiore: 1.079 cavalli a cui si abbina una coppia di ben 1.100 Nm. Il sistema è formato da un V8 biturbo di 4 litri con albero motore piatto di origine Mercedes Amg con 828 cavalli che aziona l’asse posteriore e da tre unità elettriche, due delle quali muovono l’avantreno cavalli mentre la terza contribuisce a muovere il retrotreno come il motore termico. In sostanza, la Valhalla è un’hypercar a trazione integrale.

L’intreccio tra la potenza complessiva e il peso che si contiene in 1.655 kg grazie all’esteso impiego di fibra carbonio che parte dalla vasca che costituisce la scocca, consente alla Valhalla non solo di vantare un apporto potenza/peso di 652 Cv/1.000 KG  di bruciare lo 0-100 in 2”5, mentre l’incontro fra la cavalleria del powertrain con l’aerodinamica attiva che “modella” la linea della Valhalla in funzione di vari parametri agendo sulla poszione di splitter e spoiler e che arriva a generare fino a 600 kg di deportanza permette alla nuova hypercar britannica di toccare i 350 all’ora. I due motori elettrici, in sostanza, sono quasi sempre all’opera perché oltre ad agevolare la funzione Torque Vectoring in curva supportano il raggiungimento delle massime prestazioni, muovono da soli la vettura in retromarcia e, naturalmente, per 14 chilometri e fino a 140 all’ora utilizzando la modalità Ev. Il carattere, il dinamismo e la gestione del powertrain della Valhalla sono orchestrati dalle configurazioni vettura: Ev, Sport e Sport+. Dal mondo della Formula 1 la Valhalla non eredita solo le tecnologie dedicate alla gestione del powertrain e quelle che configurano l’aerodinamica attiva, ma anche sospensioni anteriori push-rod e l’impianto frenante con dischi in carbo-ceramici assieme al sistema che consente di graduare con millimetrica precisione l’intensità della frenata sull’intera scala di decelerazioni, che avvantaggia anche l’efficacia del recupero di energia rigenerativa per la batteria.   

Aston Martin Valhalla, fuori e dentro la forma sposa la funzione

La carrozzeria della Valhalla estesamente realizzata in fibra di carbonio si inserisce nel cotesto delle berlinette a due posti secchi con un aspetto oltre che slanciato e affusolato. Insomma, da elegante supercar. Tipologia che l’ultima nata dell’Aston Martin “omaggia” con le porte diedrali incernierate in avanti che non solo agevolano l’accessibilità all’abitacolo, ma anche il raffreddamento della meccanica con il door turning vane scolpito al loro interno che indirizza i flussi d’aria verso la parte posteriore della carrozzeria. Lo snorkel ispirato alla Formula 1 all’estremità del padiglione indirizza, invece, l’aria verso i condotti di aspirazione del motore, gli intercooler aria-aria e lpinteri vano motore per raffreddarlo. Anche posteriormente al pari della zon anateriore, la carrozzeria della Valhalla cela soluzioni destinate ad ottimizzare l’aerodinamica in questo caso abbinando allo spoiler retrattile un sistema di tubi Venturi, che accelerando lo scorrimento dei flussi d’aria sotto la vettura generano deportanza e accrescono la stabilità.

Il concetto di forma legata alla funzione spicca anche nell’abitacolo, poiché l’interior design crea un ambiente che avvolge guidatore e passeggero. Tra gli elementi distintivi spiccano i poggiapiedi rialzati, che consentono una posizione di seduta bassa con rapporto anca-tallone ottimale e i sedili monoscocca in fibra di carbonio, leggeri e progettati per offrire il massimo supporto. La posizione di guida è studiata per amplificare la connessione del conducente con il veicolo senza sacrificare il comfort. Nell’arredamento spicca la barra in fibra di carbonio che attraversa la larghezza dell’abitacolo supportando per il cockpit digtale, che sembra sospeso sopra di essa. Ogni componente dell’nterno è progettato per esaltare l’interazione tra chi guida e la Valhalla ma, ovviamente, nel rispetto degli standard di artigianalità ed eccellenza tipici di Aston Martin.

Fonte: Il Sole 24 Ore