Atos, due proposte per il salvataggio: in campo Onepoint e Kretinsky
Atos ha ricevuto due proposte di ristrutturazione riviste, nell’ambito del processo di rifinanziamento, volte a ridurre il debito e ripristinare la redditività. La società It francese ha dichiarato, quindi, di aver concordato con i creditori un finanziamento provvisorio di 450 milioni di euro (ovvero 488,1 milioni di dollari). Atos ha spiegato che le proposte attuali provengono dalla EP Equity Investment del miliardario ceco Kretinsky, in collaborazione con il fondo creditizio Attestor Limited, e da un consorzio composto da un gruppo di creditori e banche con Onepoint, Butler Industries ed Econocom.
Entrambe avrebbero presentato proposte coerenti con gli obiettivi fissati da Atos, compresa la riduzione del debito e le esigenze di finanziamento. I tem pi stringono e Atos e i suoi creditori cercheranno di raggiungere un accordo entro mercoledì per la ristrutturazione della società che possa essere chiuso per luglio. Le due peroposte puntano a salvare quella che una volta era una delle principali società tecnologiche francesi, prima che scandali contabili e debiti enormi la lasciassero sull’orlo dell’insolvenza. Anche se Atos ha perso l’88% del suo valore nell’ultimo anno, rimane un fornitore chiave di servizi IT nel suo paese d’origine.
All’offerta guidata dalla società informatica francese Onepoint, con l’aiuto di Butler Industries ed Econocom Group SE, si unisce un gruppo di alcuni creditori della società, mentre l’EP Equity di Kretinsky è in consorzio con l’investitore specializzato in turnaround Attestor Limited. I dettagli delle offerte saranno pubblicati sul sito web di Atos più tardi nella giornata di oggi, ha affermato la società. La maggioranza dei creditori della società dovrà infine votare per la proposta di rifinanziamento preferita.
Atos ha ancora bisogno di liquidità per mantenere operativa la propria attività e ha affermato che sta cercando un ulteriore finanziamento provvisorio di 350 milioni di euro, oltre ai 450 milioni di euro concordati ad aprile, come parte delle proposte riviste per coprire i costi da luglio 2024 fino al fine della ristrutturazione. Atos ha affermato di aver ricevuto anche offerte per la sua attività di smart energy, Worldgrid, che sono in fase di revisione.
A inizio maggio Atos aveva dichiarato di aver ricevuto proposte, oltre che da Kretinsky, un gruppo di banche e Onepoint, che è il maggiore azionista di Atos, anche da Bain Capital, ma il cda aveva deciso di non proseguire, con quest’ultimo, l’interlocuzione. Ora, dopo queste due nuove proposte riviste, l’accordo definitivo dovrebbe essere raggiunto entro luglio. L’attuazione delle intese comporterà una significativa diluizione degli attuali azionisti di Atos.
Ad aprile lo Stato francese si era detto pronto a scendere in campo per salvare Atos e per evitare che asset strategici per la Francia passassero nelle mani di operatori stranieri. La proposta, giunta tramite una lettera di intenti inviata durante il fine settimana del 27-28 aprile, prevedeva una valutazione aziendale compresa tra i 700 milioni e 1 miliardo di euro. Non sufficiente da sola, però, a mettere in sicurezza il gruppo, da tempo in difficoltà finanziarie.
Fonte: Il Sole 24 Ore