Audi A5 Avant, la prova sulle strade di Roma
Raccogliere il testimone di un modello iconico come l’Audi A4, venduta per 30 anni e modello capace a metà di anni ’90 di segnare una vera e propria rinascita del marchio dei Quattro Anelli. È questo uno dei principali obiettivi della Audi A5, diventata più grande rispetto al passato e per la prima volta proposta anche in versione station wagon. Perché oltre al cambio di denominazione dettato dalla divisione tra modelli 100% elettrici e ibridi, con i numeri pari per le vetture a ioni di litio e quelli dispari per quelli con i pistoni sotto al cofano, la A5 Avant si pone su un gradino più alto rispetto ad A4. Cresciuta di 7 centimetri, arrivando a 4,83 metri di lunghezza e 1,86 di larghezza, nasce sulla piattaforma PPC (Premium Platform Combustion) sviluppata per le vetture con motore termico anteriore longitudinale.
Nuova Audi A5 Avant
Caratterizzata da un’immagine più sportiva, la A5 Avant non fa nulla per nascondere una maggiore propensione al dinamismo rispetto al passato a partire dalla griglia anteriore e da linee più decise. All’anteriore arrivano i proiettori Oled di seconda generazione, con otto firme luminose se si opta per i Matrix Led, mentre posteriori sono in grado di comunicare grazie ai 60 segmenti luminosi con le altre auto e pedoni attraverso la tecnologia Car to x e grafiche riprodotte direttamente sul faro.
Interni Audi A5 Avant 2025
Se già dagli esterni si capisce il salto in avanti rispetto al passato, salendo a bordo ritroviamo gli interni portati al debutto da Q6 e-tron con i tre schermi a riempire tutta la plancia. Nel dettaglio arriva una strumentazione digitale da 11,9” davanti al guidatore, head-up display, schermo da 14.5” con pannello curvo da dove gestire il sistema d’infotainment Mmi e un terzo monitor touch da 10,9” davanti al passeggero. Ampio lo spazio a disposizione, grazie al passo allungato.
Audi A5 Avant, prova su strada
Guidata nel traffico romano e nelle campagne laziali, la A5 Avant si è fatta apprezzare per l’elevato equilibrio tra confort e piacere di guida. Ora la media di Ingolstadt sembra aver colmato quel gap dinamico con le rivali di Monaco di Baviera, grazie ad uno sterzo decisamente più comunicativo rispetto al passato e ad un assetto pensato per la guida sportiva. Provata in versione 2.0 Tdi da 204 cavalli con 400 Nm di coppia in abbinamento alla trazione Quattro e al cambio doppia frizione S tronic, ci ha convinto per il funzionamento del sistema ibrido a 48 volt con batteria da 1,7 kWh che aggiunge 24 cavalli e 230 Nm grazie dall’unità Ptg) e può recuperare fino a 25 kW di energia in frenata. Quando possibile la vettura parte in modalità completamente elettrica e il passaggio al termico si è mostrato sempre fluido. Prezzi? La versione provata in allestimento S line Edition parte da 66.650 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore