Audi preferisce le piattaforme specializzate: al volante della nuova A5 basata sul telaio PPC

Audi preferisce le piattaforme specializzate: al volante della nuova A5 basata sul telaio PPC

Beatles o Rolling Stone. Milan o Inter. Piattaforma multi-energia o piattaforma dedicata. Le correnti di pensiero non sono solo in ambito musicale o calcistico ma anche nel mondo industriale. Soprattutto se si parla di elettrificazione in ambito automobilistico, dove non esiste una standardizzazione come dimostrato dall’approccio di Audi, e dell’intero gruppo Volkswagen, in materia di elettrico. Perché se diversi costruttori hanno preferito una strategia multi-energia, dove con la stessa piattaforma e stessa linea produttiva si possono realizzare vetture ice o bev, il marchio punta sulle architetture dedicate sui cui produttori modelli a combustione interna a partire dalla nuova Audi A5 Avant realizzata su piattaforma PPC (Premium Platform Combustion) e dalle recenti elettriche come Q6 e-tron su base PPE (Premium Platform Electric). Va detto che in questo modo Audi corre ai ripari visto il calo delle vendite delle elettriche e la chiusura dello stabilimento di Bruxelles

Audi A5 porta su strada un lungo elenco di novità a partire dalla piattaforma PPC, realizzata per dar vita ai futuri modelli a combustione interna. Salendo a bordo aumentano i punti di contatto con la Q6 e-tron, merito della plancia con 3 schermi gestita dall’architettura elettronica E3 1.2. La denominazione E3 è l’acronimo di End-to-End Electronic Architecture. Forte di cinque moduli digitali che controllano tutte le funzioni del veicolo, la nuova architettura portata al debutto dalla Q6 e-tron costituisce la base per la digitalizzazione dei futuri modelli Audi. Inoltre, rende possibile l’applicazione dell’intelligenza artificiale al controllo vocale e l’adozione da parte del nuovo infotainment del sistema operativo Android Automotive.

L’obiettivo principale nello sviluppo dell’E3 nella versione 1.2 era quello di creare un’architettura elettronica scalabile e a prova di futuro che potesse essere utilizzata in tutto il gruppo, evitando così ritardi come successo a causa della divisione Cariad. Nel dettaglio arriva una strumentazione digitale da 11,9” davanti al guidatore, head-up display, schermo da 14.5” con pannello curvo da dove gestire il sistema d’infotainment Mmi e un terzo touch screen da 10,9” davanti al passeggero. Sul fronte della dinamica di guida, la piattaforma PPC prevede varie due tipologie di assetto con sospensioni ribassate o ammortizzatori adattivi e sterzo progressivo con servoassistenza e demoltiplicazione variabili.

Provata su strada, A Barcellona e a Vairano, ha mostrato quanto annunciato dai tecnici di Ingolstadt, soprattutto sul fronte della precisione di guida e della comunicatività dello sterzo. Il tutto amplificato da un pacchetto tecnologico e di sicurezza in linea con i tempi. La gamna notori prevede: un 2.0 Tfsi da 150 cv con cambio automatico a doppia frizione 7 rapporti, proposto ««nella configurazione da 204 cv , e il nuovo 2.0 Tdi, anch’esso da 204 cv, mild hybrid a 48 Volt. Prezzi? A partire da poco più di 50mila euro per la berlina e da 52.550 euro per la Avant.

Audi spinge sul mondo business, dove il noleggio a lungo termine rappresenta il 42% delle immatricolazioni e i contratti legati alle imprese sono arrivati al 65% delle consegne nel 2024. Il tutto supportato dal programma Audi for Business.

Fonte: Il Sole 24 Ore