Audiovisivo, mercato a +11% Settore in attesa del tax credit

Un settore in crescita, con valore della produzione salito di oltre l’11% (crescita annua media a 11,6% a partire dal 2017) a 2 miliardi a fine 2023, ma che ancora deve fare qualche passo in più in termini di competitività internazionale, anche per iter burocratici complessi per accedere ai fondi e a un tax credit che per le aziende è di enorme importanza.

Il sesto Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale pubblicato dall’Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) offre uno sguardo dettagliato sull’andamento del settore. Il Rapporto, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, sarà presentato oggi durante la seconda giornata del Mia (Mostra internazionale dell’audiovisivo): l’evento che riunisce a Roma fino al 18 ottobre i più importanti operatori dell’industria audiovisiva internazionale, arrivato alla sua decima edizione, diretto da Gaia Tridente e promosso da Anica e Apa.

«Per gli operatori del settore la competizione si fa sempre più viva, e per questo c’è bisogno, da parte dei governi che si susseguono, di certezza e supporto» ha commentato il presidente Anica, Francesco Rutelli.

In questo quadro buone notizie sono arrivate ieri dal Mic. La direzione Cinema ha pubblicato quattro decreti direttoriali che in estrema sintesi spianano la strada all’avvio operativo del nuovo tax credit rivisitato da oltre un anno di lavoro degli uffici. Mancano altri due decreti direttoriali, ma entro fine settimana si dovrebbe chiudere il cerchio, arrivando all’apertura delle finestre, tanto attese dalle imprese del settore. «Lo sblocco del tax credit e l’apertura delle finestre – commenta al Sole 24 Ore la presidente Apa, Chiara Sbarigia – consentirà alle società di produzione di gestire la situazione». Tutto funzionale «al mantenimento di un percorso di crescita degli ultimi anni rilevato anche dal Rapporto, pur nella consapevolezza di un mercato in cambiamento che offre grandi opportunità, ma anche grosse sfide».

I numeri del Rapporto – per la stesura del quale Apa si è avvalsa di eMedia; Certa; Symbola; O&O e Geca Italia segnalano, una crescita di produzione – e anche dei ricavi dell’intero settore audiovisivo, a 11,6 miliardi (+5%) – possibile grazie all’incremento dei contenuti destinati a cinema, Tv e piattaforme di streaming (Vod), con un particolare incremento dei film per le sale cinematografiche, che hanno registrato un aumento del 21% rispetto al 2022 (dato che segnala anche il rimbalzo post Covid). La televisione, tuttavia, rimane il canale più importante per l’industria audiovisiva, rappresentando il 71% dei ricavi totali del mercato nel 2023, pari a 8,2 miliardi di euro. Parallelamente, si nota una crescita anche nel settore del video on demand a pagamento, che ha raggiunto un valore di 1,1 miliardi di euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore