aumento di 4,4 miliardi in 6 mesi”

aumento di 4,4 miliardi in 6 mesi”

Il taglio dei tassi d’interesse deciso dalla Bce fa ripartire i mutui: negli ultimi sei mesi i prestiti per la casa sono aumentati di 4,4 miliardi di euro, in crescita dell’1% dai 420,8 miliardi di maggio ai 425,1 miliardi di novembre. L’ultima parte del 2024, dunque, segna l’inversione di tendenza per il credito bancario destinato all’acquisto di abitazioni: nei primi cinque mesi dello scorso anno, infatti, lo stock di questa categoria di finanziamenti era calato di quasi 4 miliardi (-0,9%). Un recupero abbondante che coincide con il cambio di passo della politica monetaria e il costo del denaro portato, in più riunioni dell’Eurotower, fino al 3% deliberato a dicembre. L’effetto della politica monetaria della Banca centrale europea, misurato da fine 2021, si traduce comunque in una contrazione complessiva del credito ai privati di quasi 61 miliardi (-4,6%) da 1.325,9 miliardi a 1.265 miliardi.

Il peso delle rate anche sotto il 3%

Con l’ultima riunione del 6 giugno 2024 la Bce ha avviato la tanto attesa riduzione: il costo del denaro è sceso al 4,25%, per poi essere portato ancora più in basso, il 17 ottobre 2024, al 3,25%, e poi ancora al 3% il 12 dicembre 2024.

L’impatto sui mutui, negli scorsi anni, è stato assai rilevante. La Fabi ipotizza anche una discesa del peso delle rate anche sotto il 3% con vantaggi significativi significativi per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici.

I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,23% a novembre, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora sotto quota 3%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 80.000 euro (-21,9%). I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,32%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8%: vuol dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.705 euro in meno (-23,9%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 167 euro (-15,1%).

Scendono i prestiti personali

Ma se le famiglie cominciano a ottenere più ossigeno per investire sul mattone e sul fronte del credito al consumo (con cui si acquistano a rate vari beni e servizi), salito di quasi 3 miliardi (+2,4%), da 123 a 125,9 miliardi, si registra una sforbiciata del 3,3% ai prestiti personali (quelli erogati senza una specifica finalità), passati da 120,5 miliardi a 116,5 miliardi.

Fonte: Il Sole 24 Ore