Austria, mandato all’estrema destra di Kickl per formare il governo
Il presidente austriaco ha chiesto al leader di estrema destra Herbert Kickl di trovare una maggioranza per governare, dopo il fallimento dei negoziati tra conservatori, socialdemocratici e liberali. Considerando «la nuova situazione, ho incaricato» il signor Kickl, il cui partito è arrivato primo alle elezioni legislative di fine settembre con quasi il 29% dei voti, di condurre le discussioni, ha dichiarato il presidente federale dell’Austria, Alexander Van der Bellen, aggiungendo che «non è stato facile prendere» una decisione del genere. «Continuerò a garantire che i principi e le regole della nostra Costituzione siano rispettati».
Le dimissioni di Nehammer
Nonostante si fossero impegnati in precedenza a non lavorare con Kickl, i membri del Partito Popolare conservatore hanno invertito la rotta domenica dopo che il cancelliere Karl Nehammer non è riuscito a formare una coalizione centrista e si è dimesso. Il 56enne Kickl si è incontrato lunedì a Vienna con Van der Bellen per discutere della formazione di un governo, mentre circa 500 persone si sono riunite nelle vicinanze per protestare.
Ondata di destra
Se Kickl dovesse prendere il potere, sarebbe la prima volta che un partito di estrema destra guida l’Austria dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Si aggiungerebbe inoltre all’ondata nazionalista in Europa. A due settimane dall’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la Germania si sta preparando per le elezioni di febbraio, in cui si prevede che l’estrema destra guadagnerà terreno, mentre la Francia è alle prese con una situazione di stallo elettorale da quando un’alleanza di sinistra e l’estrema destra di Marine Le Pen hanno superato i rivali nelle elezioni dello scorso giugno.
Fonte: Il Sole 24 Ore