Auto: accordo Ue su emissioni Euro 7, più tempo per applicazione
Fonti Ue hanno confermato che c’è un’intesa di massima tra i governi per le regole Euro 7 sugli standard sulle emissioni inquinanti dei veicoli, che servirà ai negoziati con il Parlamento europeo. La novità di maggior rilievo, a quanto risulta, riguarda l’estensione del periodo entro il quale le nuove disposizioni saranno applicate: per le auto due anni mezzo dopo l’entrata in vigore del regolamento invece di due anni. Le disposizioni Euro 7 saranno le prime a livello mondiale in materia di emissioni a non limitarsi a regolamentare le emissioni dei gas di scarico, fissando limiti aggiuntivi per le emissioni di particolato prodotte dai freni e parametri relativi alle emissioni di microplastiche causate dagli pneumatici; tali disposizioni si applicheranno a tutti i veicoli, compresi quelli elettrici. La posizione negoziale sarà votata dai ministri Ue della competitività e dell’industria lunedì prossimo a Bruxelles.
È stata la presidenza spagnola della Ue ha definire la proposta di compromesso: la stessa presidenza ha indicato che ci sono state discussioni difficili e che per esempio sui gas esausti l’ambizione si è indebolita. Si tratta in ogni caso di un testo ancora “aperto” ha indicato una fonte Ue per cui ci si aspetta che i ministri lunedì discuteranno non poco sulla bozza di compromesso. Ciò nonostante ci si aspetta un’approvazione a maggioranza qualificata anche se ci sono diversi governi (tra cui quello italiano) che non ritengono necessario andare oltre Euro 6 visti gli impegni di decarbonizzazione del settore entro il 2035. Questa è la posizione di una gran parte dell’industria.
Fonti Ue coinvolti nel “dossier” spiegano che la proposta di compromesso si concentra sulle emissioni di freni e pneumatici mantenendo sostanzialmente le regole Euro 6 per i gas di scarico. Depotenziando quindi le ambizioni iniziali proposte dalla Commissione. L’obiettivo di quest’ultima era aggiornare e rendere più stringenti i limiti per le emissioni inquinanti per gli autocarri e gli autobus; applicare i limiti più bassi vigenti per le autovetture e i furgoni indipendentemente dal carburante utilizzato dal veicolo.
Fonte: Il Sole 24 Ore