Auto aziendali, misure più morbide nel Milleproroghe: rinvio stretta e clausola di salvaguardia
La tutela per le auto aziendali
Tra le misure che restano ancora in corsa spiccano senz’altro i correttivi sulle auto aziendali. C’è sia la proposta del presidente della commissione Finanze, Massimo Garavaglia, di rinviare la stretta sulle auto aziendali in uso promiscuo ai dipendenti al prossimo 1° gennaio così come gli emendamenti di Forza Italia di escludere dal maggior onere fiscale per dipendenti e imprese i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2025 ma contrattualizzati o prenotati entro il 31 dicembre 2024.
Ipotesi di una clausola di salvaguardia che solo per otto milioni di coperture da trovare è uscita dal maxiemendamento del governo all’ultima manovra di Bilancio. Ora, almeno da quanto si apprende, potrebbe invece veder la luce con il Milleproroghe.
Il ripescaggio dei decaduti
Sulla rottamazione delle cartelle il solo spiraglio di apertura che potrebbe arrivare dal Governo è quello di un ripescaggio dei decaduti dalla rottamazione quater, ossia di tutti quei contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate. Per uscire dalla definizione agevolata, infatti, ne basta una sola. Se ci sarà l’ok del Governo, per risalire sul treno della rottamazione quater, però, sarà necessario prima saldare tutte le rate non pagate.
Il rinvio delle polizze
Particolarmente attesa dalle imprese è anche la proroga di qualche mese dell’obbligo di sottoscrizione di una polizza catastrofale. Il milleproroghe a fine anno ha spostato il termine al 31 marzo, ma ancora oggi il decreto attuativo non è stato emanato. Dai ministeri competenti dicono che ormai è questione di ore o comunque di pochi giorni, ma resta il fatto che le imprese sono comunque in difficoltà sulle scelte da fare per assicurarsi contro alluvioni, valanghe, terremoti o altro.
Lo slittamento della sugar tax
Forza Italia e Lega poi non molleranno il rinvio di un anno della sugar tax, anche se su questo spostamento in avanti di 12 mesi da luglio 2025 a luglio 2026 pesa come un macigno la tagliola degli oneri da coprire per quadrare i saldi di finanza pubblica. Tra i correttivi che hanno superato anche l’esame delle inammissibilità c’è quello di Forza Italia che proroga a fine 2025 le gare per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche, mentre tra le proposte di FdI sul riversamento dei crediti d’imposta compensati in ricerca e sviluppo (si veda Il Sole 24 Ore del 25 gennaio).
Fonte: Il Sole 24 Ore