Auto e transizione, Renault si allea con Suez nel business del riciclo

Suez ha acquisito una quota del 20% in The Future is Neutral, società del Gruppo Renault per promuovere soluzioni di economia circolare. La mossa è intesa a posizionare The Future is Neutral come leader nella transizione ecologica dell’industria automobilistica europea. Non solo batterie, ma anche plastica, parti in metallo. Renault e Suez sono pionieri del settore del riciclo e del riutilizzo dei veicoli a fine vita. L’acquisizione prevede un investimento congiunto di 140 milioni di euro da parte di Renault e Suez, volto a stimolare la crescita e l’espansione di The Future is Neutral.

Il business è ovviamente molto interessante: la crescita stimata del mercato (riciclo più ricambi) entro il 2030 è stimata del 50% (intorno ai 20 miliardi contro i 13 miliardi nel 2021), grazie ai piani di decarbonizzazione dei produttori, alle possibili difficoltà sulle catene di approvvigionamento, alla pressione normativa e alla crescente domanda di soluzioni per l’economia circolare competitive da parte dei consumatori. Il fatturato di The Future Is Neutral sarà di circa 1 miliardo di euro. Prevediamo di raddoppiare il nostro fatturato entro il 2030.

«L’ingresso di Suez in The Future Is Neutral – ha commentato Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault – è un’ulteriore prova della validità del modello che abbiamo realizzato. I nostri investimenti congiunti ci permetteranno di accelerare il processo per raggiungere il nostro obiettivo: offrire una piattaforma aperta di economia circolare in grado di rispondere alle esigenze di tutto il settore automobilistico con attività in crescita».

Renault e Suez, multinazionale francese attiva nei settori della gestione dell’acqua e dei rifiuti, hanno una lunga storia di collaborazione nel riciclo dei rifiuti metallici e nella gestione dei veicoli a fine vita. Con questo accordo la partnership assume una dimensione strategica, unendo le competenze tecniche e industriali di entrambe le aziende per creare una catena del valore sostenibile. La collaborazione si concentra su un modello di economia circolare “da auto ad auto”, sostanzialmente un sistema a ciclo chiuso in cui i veicoli vengono riciclati e riutilizzati per produrre nuovi veicoli, con un’enfasi sull’uso di materiali riciclati e sul riutilizzo di componenti esistenti.

«Garantire gli approvvigionamenti di materie prime secondarie – ha spiegato Sabrina Soussan, ceo di Suez – sarà una sfida fondamentale per il settore automobilistico nei prossimi anni. Le nostre competenze a livello di riciclo e valorizzazione dei rifiuti ci consentiranno di sostenere la trasformazione del settore verso una maggiore circolarità e di ridurne la dipendenza dalle materie prime vergini.»

Fonte: Il Sole 24 Ore