Auto fotocopia cinesi: Cirelli C7, Tiger Five, Forthing T5 Evo
Trova le differenze. Il famoso gioco della Settimana Enigmistica è perfetto per riassumere una larga parte dell’avanzata cinese in Italia nel settore automobilistico. Lo schema è semplice e spesso ripetuto: prendi un modello costruito in Cina, lo importi in Italia, in qualche caso modifichi piccoli particolari e lo vendi come se fosse italiano o sotto un brand creato ad hoc. Il caso più recente arriva dalla triade Forthing T5 Evo, Cirelli C7, Tiger Five.
Forthing T5 Evo e i suoi derivati
Tutto parte dal Forthing T5 Evo, marchio del mega gruppo cinese Dongfeng e ora importato dalla TC8 del Gruppo Fth, da cui “derivano” la Cirelli C7 (praticamente una fotocopia) e la neonata Tiger Five. Come da tradizione della molisana DR, proprietaria del marchio Tiger, la Five è quella che esteticamente mostra qualche differenza in più. Come già accaduto in passato, le diverse società italiane spesso dichiarano di essere gli unici importatori ufficiali ma nella vita reale le auto continuano ad arrivare dalla Cina per poi essere rimarchiati.
Motorizzazione condivisa
I tre suv di segmento C lunghi poco più di quattro metri e mezzo condividono la motorizzazione di origine Mitsubishi 1.5 litri da 177 cavalli (anche Gpl) abbinata al cambio automatico doppia frizione sette marce. A bordo per tutte doppio display e una buona dotazione sul fronte Adas.
Il brand non conta, la sfida è sul prezzo
Come scegliere allora il modello da acquistare, visto i modelli praticamente fotocopia? Si entrano in campo principalmente due fattori: il prezzo e la relativa offerta commerciale e la vicinanza di una concessionaria con officina. Partendo dalla Forthing T5 il listino è di 32.800 euro, la Cirelli C5 è commercializzata a 35.800 euro mentre la Tiger Five non ha ancora svelato il listino.
Fonte: Il Sole 24 Ore