Auto: no di Germania, Francia e Spagna alla proposta italiana di ritardare lo stop al motore termico

Parlando ieri qui a Bruxelles, il ministro Urso ha spiegato che per quanto riguarda la proposta italiana di anticipare la revisione del testo «alcuni Paesi si sono espressi in sede di Consiglio e altri negli incontri bilaterali che ho avuto. Mi riferisco in modo specifico alla Romania, alla Slovacchia, alla Lettonia, a Malta, a Cipro, alla Polonia e alla Repubblica Ceca». Ha espresso quindi soddisfazione, precisando: «Ho parlato anche con altri partner come la Spagna e con la Germania».

Secondo le informazioni raccolte a margine della riunione, la discussione tra i ministri è stata interlocutoria. La scelta di anticipare la revisione spetta nei fatti alla Commissione europea. In teoria «è necessaria una modifica legislativa del regolamento, in co-decisione, poiché la data è contenuta nel testo legislativo», spiegava ieri un diplomatico. Ciò detto, è possibile che il rischio di multe salate nel 2025 possa indurre a valutare il regolamento in anticipo, in un modo o nell’altro.

Alcuni Paesi ieri si sono detti sensibili al problema. Altri assai meno, come la Danimarca, che ha ribadito l’importanza di rispettare i limiti di emissione decisi per il 2025.

Più chiara è la posizione dei Paesi membri sulla possibilità di rivedere la data di messa al bando delle auto con motori termici. «Mettere in discussione l’obiettivo del 2035 di eliminazione del motore a combustione non è certo il nostro obiettivo», ha detto il sottosegretario tedesco all’Economia Sven Giegold.

«Siamo convinti di dover mantenere l’ambizione e di rafforzare gli strumenti per raggiungere questi obiettivi», ha aggiunto il ministro spagnolo dell’Industria, Jordi Hereu.

Fonte: Il Sole 24 Ore