Aziende in prima fila per solidarietà: 63mila euro raccolti per “Un pasto al giorno”
“Un Natale di Valore”, il progetto editoriale di Famiglia Cristiana avviato nel 2022, è giunto alla terza edizione raccogliendo una donazione di 63mila euro nel 2024 (con un incremento del 5% sui 60mila del 2023).
L’iniziativa della testata del gruppo Editoriale San Paolo nasce per offrire aiuti alimentari e pasti a chi versa in condizioni di bisogno e, per il 2024 racconta l’impegno del tessuto imprenditoriale italiano verso l’inclusione, la povertà educativa, l’equità, lo spreco alimentare e la salvaguardia del patrimonio artistico. Il risultato è la dimostrazione pratica di quante siano le aziende capaci di andare oltre la stretta logica del profitto, nel nome di quella che papa Francesco chiama «ecologia integrale».
Un pasto al giorno
In collaborazione con la concessionaria di pubblicità Piemme, infatti, dieci aziende italiane hanno trovato spazio tra le pagine del numero in edicola di Famiglia Cristiana, per raccontare le proprie storie e attività benefiche che da anni stanno caratterizzando il loro stile di fare impresa. Questa iniziativa, cui hanno aderito grandi aziende di diversi settori – da quello alimentare all’assicurativo e bancario – ha visto donare 63mila euro per il progetto “Un Pasto al Giorno” ideato e condotto con serietà e capillarità dall’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi – di cui il 7 settembre ricorre il centenario della nascita – e che offre accoglienza in tutta Italia a persone con varie situazioni di disagio sociale, come i nuovi poveri e le persone senza dimora.
«La nostra Comunità è fatta di persone che, da 50 anni, condividono ogni giorno la loro vita, la casa e anche la tavola con chi è nel bisogno», spiega il responsabile generale della Papa Giovanni XXIII, Matteo Fadda. «La strada continua a essere un dormitorio a cielo aperto. Alle persone che vivono in strada, italiani e immigrati, si aggiunge una fetta di povertà costituita da famiglie o singoli individui che si rivolgono a noi in cerca di aiuto in tante città d’Italia, dal nord al sud, e nei paesi più poveri del mondo, specie ora che le vicende mondiali hanno rotto equilibri precari e gettato tanti nella disperazione. È importante sapere di avere accanto persone che ci aiutano ad accogliere e sfamare queste persone per costruire tutti insieme una tavola in cui ci sia posto per tutti».
Alcuni dei progetti
I grandi progetti di responsabilità sociale raccontati coprono buona parte del tessuto sociale di tutta Italia, per mostrare il più possibile il “bene” che viene realizzato e, allo stesso tempo, offrire aiuti alle sempre maggiori e diverse necessità. Tra i progetti raccontati troviamo “Amplia Academy” del Gruppo Autostrade per l’Italia, un progetto di formazione per carpentieri dedicato ai richiedenti asilo e nato per dare lavoro a rifugiati e soddisfare il fabbisogno di lavoratori qualificati nel mondo delle costruzioni; Una mano a chi sostiene” di Generali Italia – Cattolica, iniziativa nata per promuovere i progetti di inclusione sociale e coesione; il progetto “Futura” di Intesa Sanpaolo, per andare incontro al diffuso problema della povertà educativa femminile; “Good Idea – I buoni progetti nascono da dentro” iniziativa sostenuta da Edison e i suoi dipendenti per sostenere bambini con disabilità, piccoli bisognosi di accudimento e adolescenti in difficoltà; la nuova policy interna adottata dal gruppo Enel è rivolta all’equità e all’accoglienza al fine di contrastare le discriminazioni, con particolare attenzione a genitori, caregiver e persone con disabilità.
Fonte: Il Sole 24 Ore