
Bambini e digitale: il nuovo scenario della tutela dell’infanzia online
La ricerca di Telefono Azzurro ha evidenziato come l’86% degli adolescenti intervistati sia consapevole del rischio di dipendenza dai social media, ma solo il 27% ritiene che abbiano un impatto negativo sulla propria autostima. Inoltre, il 63% degli intervistati ha dichiarato di aver provato mentre era sui social, almeno un’emozione. Tra questi, il 24% ha provato invidia, il 21% si è sentito diverso/a, il 19% inadeguato/a, il 13/ orgoglioso/a, l’11% si è sentito/a migliore e l’11% ha provato speranza per il futuro.
Fake news e alfabetizzazione digitale
L’elevata esposizione ai social media rende i ragazzi particolarmente vulnerabili alla disinformazione, talvolta spingendoli a cercare strumenti per riconoscerla e contrastarla. La consapevolezza che le fake news rappresentino una minaccia crescente secondo lo studio è piuttosto diffusa, ccon il 40% degli adolescenti che considera la disinformazione il principale rischio online e vorrebbe maggiori strumenti per riconoscerla. Tuttavia, la capacità di distinguere una notizia falsa da una vera resta limitata, con una maggiore vulnerabilità per i gruppi che vivono contesti socio-culturali più problematici. In risposta, Telefono Azzurro sottolinea l’importanza di potenziare l’alfabetizzazione digitale, a casa e a scuola, affinché i giovani sviluppino un pensiero critico e imparino a valutare le informazioni con consapevolezza.
Cyberbullismo e abusi online
Un altro tema centrale riguarda la sicurezza online: il cyberbullismo e la sextortion sono in crescita e preoccupano genitori e ragazzi. Come evidenziato dalla ricerca, i ragazzi e le ragazze se vittime di violenza sessuale online, il 76% degli adolescenti si rivolgerebbe ai genitori, mentre il 40% alle forze dell’ordine. Tuttavia, solo il 9% lo segnalerebbe direttamente alle piattaforme, dimostrando una scarsa fiducia nei meccanismi di tutela digitale.
L’impatto dell’intelligenza artificiale
A partire dal 2023, BVA Doxa e Telefono Azzurro hanno deciso di inserire nella ricerca un focus sull’Ai, alla luce della sempre maggiore importanza e presenza online di applicazioni e chat che ne fanno uso. In linea con lo scorso anno il 96% del campione dichiara di aver sentito parlare di Ai almeno una volta, mentre viene percepita con sentimenti contrastanti: il 42% dei giovani ne riconosce i benefici, ma il 37% teme la disinformazione e il 26% il furto d’identità. Particolarmente preoccupante è l’uso dell’Ai nella creazione di deepfake e contenuti di sfruttamento sessuale minorile, che rende ancora più difficile il controllo dei contenuti online. Telefono Azzurro, in un contesto così incerto, sottolinea la necessità di una regolamentazione più stringente e di strumenti avanzati per il monitoraggio e la prevenzione di questi fenomeni, oltre a rendere necessario un maggiore investimento in programmi educativi che promuovano una riflessione etica e critica.
La consapevolezza dei Genitori
Molti genitori si trovano in difficoltà nell’affrontare le sfide del digitale, non sentendosi adeguatamente informati sui pericoli e i rischi a cui i loro figli sono esposti. Il 26% di loro ritiene di non avere le competenze necessarie per proteggere i propri figli online, mentre il 42% dichiara di non essere sufficientemente informato sui temi legati alla salute mentale di bambini e adolescenti. Anche il rapporto tra ragazzi e digitale rappresenta un’area di incertezza per il 34% dei genitori, seguita dal bullismo (32%) e dalla sessualità e affettività (29%). Queste preoccupazioni sono particolarmente sentite tra i genitori di bambini più piccoli, tra i 9 e gli 11 anni, che percepiscono la crescente esposizione ai contenuti digitali come una minaccia difficile da gestire.
Fonte: Il Sole 24 Ore