Banca Ifis, presentata Opas per il 100% di Illimity
Il consiglio di amministrazione di Banca Ifis, riunitosi sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato la promozione di un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Illimity Bank. L’operazione è stata comunicata al mercato in data odierna. L’offerta, che resta condizionata all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e all’avveramento delle condizioni stabilite, è finalizzata all’acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di Illimity Bank quotate su Euronext Milan, Segmento Euronext Star Milan.
In particolare, Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di Illimity Bank portata in adesione all’offerta sia riconosciuto un corrispettivo che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Tale corrispettivo è composto da: 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di Illimity Bank e una componente in denaro pari a 1,414 euro. «L’Opas di Banca Ifis su Illimity Bank risponde all’esigenza di individuare una soluzione industriale strategica finalizzata ad ampliare la posizione di leadership della Banca nel settore dello specialty finance e accelerare la sua crescita in una prospettiva sostenibile e di lungo periodo, in linea con la nostra visione familiare di azionisti di controllo», ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, ad di La Scogliera Sa, azionista di controllo di Banca Ifis.
L’offerta
«La business combination – spiega Banca Ifis – esprimerà un valore industriale maggiore delle due realtà separate, a seguito delle sinergie di costo e di ricavo che i due Gruppi post-fusione genereranno, oltre alle economie di scala. L’operazione potrà contare su una visione industriale strategica, sostenibile e di lungo periodo, e su una governance stabile garantita dall’azionista di riferimento, La Scogliera SA che, pur scendendo per la prima volta sotto la soglia del 50%, intende mantenere il controllo del Gruppo. L’operazione creerà valore per tutti i suoi stakeholder – azionisti, clienti, dipendenti, il sistema bancario italiano e i territori nel quale esso opera – con rilevanti benefici sotto il profilo industriale, finanziario e di sostenibilità».
Sul fronte industriale viene evidenziato che le due banche operano con modelli di business omogenei e con molteplici elementi di complementarità che consentiranno lo sviluppo di importanti sinergie in diverse aree, a partire dalla specializzazione nei servizi finanziari verso le PMI, con particolare riferimento al comparto del factoring, del credito garantito di medio periodo e della finanza strutturata. Da una parte illimity usufruirà della rete di Banca Ifis che, dall’altro lato, accederà a nuovi segmenti di business come il turnaround financing, rafforzandosi inoltre nell’investment banking per le Pmi e nel business Npl.
A livello finanziario, riferisce la nota, l’operazione porterà diversi benefici a partire dalle sinergie complessivamente stimate a regime in circa 75 milioni di euro l’anno, prima delle imposte: 25 milioni arriveranno dall’incremento della produttività per cliente attualmente in carico a illimity Bank che verrà arricchita con l’offerta ad alto valore aggiunto (factoring, leasing, rental) ; 50 milioni dalla complementarietà di alcuni settori di business (come, ad esempio, il comparto NPL) e l’integrazione delle strutture di governo e controllo che consentiranno di sviluppare significative sinergie di costo. Prevista anche una maggiore diversificazione e un rafforzamento patrimoniale con impatto positivo sul Cet1 Ragio proforma che diventerebbe superiore al 14%. I costi di integrazione funzionali allo sviluppo delle sinergie sono stimati complessivamente in circa 110 milioni euro e saranno sostenuti nel corso del 2025. Banca Ifis sottolinea anche che i vantaggi per gli attuali azionisti di illimiti Bank sotto forma di dividendi e remunerazione «come dimostra la base dividendi dell’ultimo piano industriale, e con uno dei maggiori payout ratio del mercato italiano» dell’istituto che ha lanciato l’opas.
Fonte: Il Sole 24 Ore