Banche e smart working: Lloyds taglia i bonus a chi non torna in ufficio

Banche e smart working: Lloyds taglia i bonus a chi non torna in ufficio

Dopo la decisione del colosso Usa JP Morgan di far rientrare – a partire da marzo – tutti i dipendenti in sede per cinque giorni su cinque, un’altra grande banca prova a limitare l’utilizzo dello smart working minacciando una insolita punizione: il taglio dei bonus per chi lavora da casa.

A lanciare l’iniziativa, che ha già sollevato polemiche a Londra, è il gruppo inglese Lloyds Bank che finora ha tentato senza successo di riportare il personale a lavorare in sede per almeno due giorni a settimana. Nei giorni scorsi è scattata la drastica decisione: ai componenti senior dello staff che non rispettano la regola dei due giorni in ufficio, saranno tagliati i bonus di fine anno. Un provvedimento che, secondo le prime stime, dovrebbe riguardare il 20% dei 60.000 dipendenti di Lloyds Bank e che è stata annunciata un mese prima dei risultati di bilancio del 2024, che faranno da base per l’attesa assegnazione dei bonus annuali ai dipendenti che ne hanno diritto.

Effetto disincentivo

Si vedrà se l’incentivo (o meglio: il disincentivo) monetario sarà efficace o se i dipendenti preferiranno vedersi tagliare i bonus piuttosto che rientrare al lavoro in sede. Il tema è assai dibattuto a Londra, dopo che un gruppo di dipendenti di Starling Bank ha preferito licenziarsi piuttosto che tornare a lavorare cinque giorni su cinque in ufficio. E sempre a Londra, il gruppo di pubblicità WPP sta affrontando una petizione di 6.000 dipendenti che chiedono di alleviare la scelta aziendale che prevede da aprile il rientro in ufficio per quattro giorni a settimana.

Fonte: Il Sole 24 Ore