Bank of America, Buffett continua a vendere e fa cassa per 7 miliardi

Continua il disimpegno di Warren Buffett da Bank of America. Dall’inizio della cessione di pacchetti azionari dell’istituto americano del luglio scorso, il magnate ha incassato un totale di 6,97 miliardi di dollari. Nell’ultima tornata di transazioni, Berkshire Hathaway ha liquidato 760 milioni di dollari di azioni questa settimana. Nonostante le vendite, comunque, la società del miliardario statunitense continua ad essere il principale azionista della Bank of America, con una quota di circa l’11% valutata a 34,7 miliardi di dollari.

Il futuro della quota in Bofa

Se le cessioni da parte di Berkshire Hathaway dovessero continuare anche nel prossimo futuro, la partecipazione di Buffett nella seconda banca statunitense potrebbe presto scendere al di sotto della soglia normativa del 10%, che impone di rendere pubbliche le transazioni sul titolo entro pochi giorni dall’operazione. Sotto il 10%, quindi, Buffett non avrebbe più l’obbligo di comunicare al mercato in modo tempestivo eventuali altre operazioni sul titolo Bfa. Potrebbe farlo ogni tre mesi, non offrendo così visibilità ad altri investitori delle sue decisioni.

Il magnate, ormai 94enne, ha iniziato a costruire l’investimento di Berkshire in Bank of America con un acquisto da 5 miliardi di dollari nell’agosto 2011 per azioni privilegiate e warrant. Dopo anni trascorsi ad aumentare la propria quota e a supportare il management della banca, Buffett ora ha deciso di invertire la rotta, per altro non dando alcuna spiegazione pubblica sul proprio disimpegno dall’investimento. Non si ha quindi contezza di quali siano le sue intenzioni future.

L’investimento di Buffett in Bofa

L’inizio dell’investimento di Buffett in Bofa è entrato ormai nella mitologia finanziaria americana. Buffett stava facendo il bagno alla fine di agosto 2011, riflettendo sui propri investimenti in American Express e Geico in un periodo complesso per entrambe, quando ebbe l’idea di scommettere su Bank of America. Quando decise di muoversi sull’istituto, il miliardario prese il telefono e chiamò la banca chiedendo di parlare con il ceo Brian Moynihan. Leggenda vuole che ebbe non pochi problemi con il centralino per poter arrivare a parlare con l’amministratore delegato. «Warren ha chiesto di parlare con me e, naturalmente, non trasferiscono tutti coloro che chiamano i call center alla linea del ceo» ha raccontato Moynihan a Bloomberg nel 2019.

Superato l’empasse con l’operatore solerte, Buffett si propose come investitore e Moynihan rispose che Bank of America non aveva bisogno della capitale. «Lo so, è per questo che sto chiamando» rispose Buffett, aggiungendo che accettare i suoi soldi avrebbe voluto dire dare una maggiore stabilità all’azionariato, un “timbro di approvazione” all’operato del management e un “cuscino di cassa” all’istituto. Moynihan accettò l’offerte e meno di 24 ore dopo essere entrati in contatto i due firmarono l’accordo che prevedeva un investimento di 5 miliardi di dollari in contanti, in cambio del quale la società del miliardario di Omaha riceveva azioni privilegiate per un valore di 5 miliardi di dollari, oltre a warrant sulle azioni, con diritto di acquistare 700 milioni di azioni ordinarie della banca ad un prezzo di 7,14 dollari per azione. I soldi di Buffett arrivarono sul conto della Bank of America nel giro di un paio di giorni dalla prima telefonata. Quando la notizia venne diffusa il titolo guadagnò il 24% in un sol giorno.

Fonte: Il Sole 24 Ore