Bankitalia: accelerare sulle rinnovabili, servono norme certe

Bankitalia: accelerare sulle rinnovabili, servono norme certe

Servono norme certe e «un testo unico legislativo» per accelerare la crescita dell’energia rinnovabile in Italia che negli ultimi anni «ha ripreso slancio» ma rischia di non centrare gli obiettivi al 2030. E’quanto chiede un paper curato dai ricercatori della Banca d’Italia secondo cui la crescita attuale «risulta ancora insufficiente a raggiungere quanto stabilito».

Gli obiettivi del Pniec

Lo studio ricorda che gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione sottoscritti in sede europea per contrastare il cambiamento climatico richiedono «una crescente penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nel mix energetico nazionale». Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) recepisce gli obiettivi comunitari e li adatta al contesto nazionale. Secondo l’aggiornamento del luglio 2024,« entro il 2030 la produzione di energia da FER dovrà coprire il 39,4 per cento dei consumi finali lordi di energia (la quota era pari al 19,2 per cento nel 2022) e il 63,4 per cento dei consumi finali lordi di elettricità (37,1 nel 2022). Per raggiungere questi obiettivi il PNIEC prevede un aumento della capacità di produzione di elettricità da fonte solare fino a 79,2 gigawatt (GW; dai 25,1 del 2022) e dall’eolico fino a 28,1 GW (rispetto agli 11,8 del 2022); il contributo derivante dall’incremento di altre FER (idroelettrico, bioenergie, geotermoelettrico) sarebbe marginale».

L’accelerazione a partire dal 2022

L’analisi mostra «un’accelerazione delle installazioni di impianti FER a partire dal 2022, soprattutto legata al solare, che risulta tuttavia ancora insufficiente a raggiungere gli obiettivi del PNIEC. Secondo i dati di Terna, nel 2023 sono stati installati 5,2 GW di nuova capacità solare, più del doppio rispetto all’anno precedente, di cui oltre il 70 per cento al Centro Nord. Nel primo semestre del 2024 le installazioni hanno raggiunto i 3,3 GW, con un incremento superiore al 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023».

Fotovoltaico in crescita, eolico non al passo

Nonostante la crescita sostenuta del fotovoltaico, nella prima metà del 2024 «l’aumento della capacità rinnovabile complessiva» però «è stato ancora inferiore, di circa un decimo, rispetto a quello che si stima essere necessario per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNIEC, a causa delle contenute installazioni di impianti eolici. Per quanto riguarda le installazioni fotovoltaiche, nel primo semestre del 2024 si è raggiunto un livello in linea con quello richiesto che sarà necessario incrementare ulteriormente per recuperare il ritardo accumulatosi nei due anni precedenti».

Semplificazione normativa

Secondo i ricercatori, «per favorire lo sviluppo delle FER saranno necessari ulteriori interventi di semplificazione normativa e di accelerazione delle procedure autorizzative rispetto a quelli adottati nel recente passato. Andrà inoltre reso più stabile il quadro normativo per fornire maggiore certezza agli investitori». Inoltre, «l’identificazione preventiva da parte delle Regioni di aree idonee a beneficiare di iter accelerati per la realizzazione di impianti e la razionalizzazione delle procedure attraverso un testo unico legislativo che riduca la complessità attuale andranno valutati alla luce dell’efficacia nello snellire e velocizzare la costruzione e l’esercizio degli impianti e la costruzione delle opere infrastrutturali connesse». Lo studio peraltro indica come «l’incremento delle rinnovabili e la potenziale maggiore concentrazione nel Mezzogiorno di impianti di grandi dimensioni potrebbero accrescere i problemi di congestione della rete di trasmissione nazionale, richiedendo investimenti infrastrutturali aggiuntivi».

Fonte: Il Sole 24 Ore