Barbara Agogliati, con una app guida duemila autisti e quattromila Tir
Se fosse un film, anzi una serie televisiva coreana, le preferite di Barbara Agogliati, 52 anni, ingegnere nucleare, fleet manager di Autosped G (gruppo Gavio), quattromila mezzi pesanti e duemila autisti, società leader in Italia dell’autotrasporto, avrebbe una sceneggiatura con i flashback in bianco e nero.
Prima scena. Un ufficio spartano a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria, a un passo dalla Milano-Genova. Il cielo fuori dalle finestre è grigio, la giornata uggiosa. Capelli neri a caschetto, occhi azzurri e occhiali, il portatile in mano. Con una serie di app Barbara Agogliati gestisce i dati della flotta che arrivano in tempo reale. Monitora i camion e gli autisti, i viaggi, gli itinerari. Sa tutto di ogni singolo mezzo. Quante frenate, quanti colpi di acceleratore. Il peso, il consumo. Quanto il camion è stato acceso in folle.
Seconda scena. Flashback in bianco e nero. Primi anni Ottanta. Nella casa di Rozzano, alle porte di Milano, la famiglia Agogliati è a tavola. Pietro, il papà di Barbara, ha un posto speciale con spazio doppio. Ha la necessità di tenere sempre accanto un largo foglio su cui sono segnati gli itinerari, gli autisti, i camion della Agogliati Giuseppe e Bernardo, l’azienda di famiglia. Accanto al foglio, un telefono di quelli con il disco che squilla di continuo. Un autista ha consegnato. Pietro prende nota e dà le disposizioni per il viaggio successivo. Carico, partenza, arrivo, orari. Barbara osserva. Altro squillo, altra consegna. Domani toccherà a un altro membro della famiglia, Giovanni, Mario, Romeo.
Agogliati Giuseppe e Bernardo, la società di trasporti di famiglia era stata fondata alla fine della Seconda Guerra Mondiale nel Piacentino dal papà di Pietro, il nonno di Barbara, e dal cugino Mario, papà di Romeo, l’attuale amministratore delegato. Il nonno consegnava la legna con i muli. Poi è diventata una società di trasporto moderna, con i primi camion sulle prime strade asfaltate. Negli anni Sessanta, Giuseppe e Bernardo si trasferiscono a Rozzano, accanto alla tangenziale della Milano del boom economico. La crescita è continua e arriva fino agli anni Duemila, quando la famiglia Agogliati e la famiglia Gavio decidono di fondere in un’unica società le loro attività di trasporto dei prodotti petroliferi. Il 55% della G&A è ora detenuto da Autosped G del gruppo Gavio, presieduta da Luca Giorgi, un colosso da 835 milioni di euro di ricavi e diciotto società controllate.
Un mix tra il meccanico e il manager
«Mio padre», racconta Barbara, «è rimasto in azienda e ha continuato a gestire la flotta. E’ andato in pensione nel 2020, non sono passati tanti anni, ma dal punto di vista della gestione e della trasformazione tecnologica è un’era geologica. Mio padre, all’inizio si occupava della programmazione dei viaggi, dei mezzi, della manutenzione. Era un mix tra il meccanico e il manager. Ancora oggi dal rumore del motore riconosce il guasto di un camion. Un altro mondo».
Fonte: Il Sole 24 Ore