Bastoni da passeggio, un simbolo di eleganza

Oggi il bastone da passeggio è considerato un oggetto per la vecchiaia, ma non è sempre stato così. La sua storia è antichissima e nei secoli ha attraversato momenti di larga diffusione come accessorio di moda e simbolo dello stato sociale. Gli esemplari più antichi, conservati nei musei, risalgono al 1500, ma esiste anche un collezionismo privato, sebbene di nicchia. “Oggi, purtroppo, c’è poco ricambio generazionale” nota Renzo Traballesi, collezionista di Siena e presidente di Mondobastone, Associazione Italiana Cultori del Bastone. “Il bastone soffre dello scarso interesse che, in generale, sta attraversando il mondo dell’antiquariato”. Ma è un peccato, perché quello del bastone da passeggio è un mondo ampio, ricco di storia e curiosità.

Le tipologie

Per iniziare, è necessario distinguere tra almeno due tipologie di bastoni. La prima include quelli mono-funzione, cioè i classici da appoggio, che possono essere realizzati in vari tipi di legno e più o meno decorati con avori, argenti e pietre preziose. A seconda dei materiali e della fattura, cambiano i valori, ma anche delle iconografie, che possono andare dagli animali ai teschi, al tema erotico (le forme falliche si dice fossero legate al mondo omosessuale e fungessero come codice di riconoscimento).

La seconda tipologia raccoglie quelli poli-funzione, che nascondono un’altra finalità, detti anche “a sistema” o “animati”. Per esempio, possono celare un’arma da difesa, come un coltello, una pistola o un fucile, oppure una boccetta per il vino o per il profumo, o ancora un leggio per la musica. Esistevano anche bastoni per fumatori, che contenevano la pipa; per acquarellisti, coi pennelli; o legati alla professione del proprietario, come quelli per medici, con tutta l’attrezzatura per le visite a domicilio. I bastoni poli-funzione sono sicuramente i più curiosi e attraggono i nuovi compratori che per la prima volta si avvicinano a questo mondo, sebbene i veri collezionisti si concentrino solitamente sul bastone mono-funzione.

Periodi e provenienze

Come in altri ambiti, più antico è il bastone, più elevato è il valore: quelli della fine del 1600 arrivano a 7-10.000 €. In particolare, di questo periodo, sono molto ricercati i bastoni “pique”, una lavorazione nata in Inghilterra, ma poi ripresa e sviluppata in territorio napoletano.

Nel secolo successivo ha trovato larga diffusione l’uso della porcellana, considerata l’oro del Settecento, per la realizzazione dell’impugnatura. Sicuramente nel bastone il prezzo dipende dai materiali utilizzati e dalla fattura; i bastoni gioiello, come quelli di Fabergé, raggiungono i 20-25.000 €.

Fonte: Il Sole 24 Ore