Beko, il Mimit in cerca di un investitore per reindustrializzare il sito di Siena

Beko, il Mimit in cerca di un investitore per reindustrializzare il sito di Siena

La trattativa su Beko comincia ad entrare nel vivo, partendo dal nodo più critico, ossia la chiusura del sito di Siena.

Nell’incontro di ieri al Mimit tra le parti sociali, i sindacati e l’azienda, presieduto dalla sottosegretaria con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, il ministero ha spiegato di aver avviato interlocuzioni con il Comune di Siena e Invitalia per l’acquisizione del sito Beko di Siena da parte di un soggetto pubblico, per reindustrializzare l’impianto, dopo il disimpegno della Regione Toscana e le delibere della Provincia di Siena, che escludono un intervento per acquisire il sito, senza che prima ci siano le garanzie di un progetto industriale. La discussione tra le parti continuerà questo giovedì e sono già stati fissati tre incontri, con l’obiettivo di cominciare a fare qualche passo avanti. Già in quello odierno sono stati presi alcuni impegni concreti, da parte della stessa multinazionale. Come la conferma a proseguire le attività a Siena fino al 31 dicembre 2025 e la disponibilità a rispettare il contratto di locazione fino a dicembre del 2027. Data la ricerca di un acquirente, Beko si è impegnata a facilitare la reindustrializzazione, destinando circa 7 milioni di euro per la gestione del canone d’affitto, per l’individuazione di un advisor che avvii la ricerca di un nuovo soggetto industriale e per le attività di bonifica.

Confermata anche la disponibilità della multinazionale ad aumentare gli investimenti in Italia fino a 300 milioni di euro e a ripensare alla chiusura di Comunanza, come spiegato nella revisione del piano di fine gennaio e come confermato dal ministro Adolfo Urso in occasione della sua visita in Turchia.

«Il negoziato è stato lungo, ma riteniamo che vi siano solide basi per proseguire il confronto in modo costruttivo. Abbiamo già programmato altri tre incontri e siamo fiduciosi che il dialogo possa evolvere positivamente», afferma Maurizio David Sberna, direttore relazioni esterne di Beko Europe. «La discussione è stata approfondita – continua il manager – e ci aspettiamo che nei prossimi appuntamenti si possa consolidare ulteriormente, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile e di lungo periodo per la presenza di Beko in Italia»

Fonte: Il Sole 24 Ore