Berkshire, profitti record a 96,2 miliardi. Il merito? Per Buffett va a Munger
I tempi dei guadagni straordinari probabilmente sono alle spalle. Un Warren Buffett molto umano, all’età di 93 anni, ha comunque scritto ai soci della Berkshire Hathaway invitando tutti a Omaha, Nebraska, per l’incontro annuale, dove le nuove prime linee Greg Abel e Ajit Jain si uniranno a lui sul palco. L’evento, chiamato la Woodstock del capitalismo, è fissato per il 4 maggio. Nella lettera di Buffett ha dominato la figura di Charlie Munger, definito da Buffettt l’«architetto» di Berkshire Hathaway e caro partner.
La lettera ai soci
Nella sua prima lettera annuale agli azionisti dopo la morte di Munger i numeri hanno fatto da sfondo alla figura del grande socio. Numeri peraltro rilevantissimi, fra cui profitti 2023 di 96,2 miliardi di dollari e utili operativi, che escludono alcuni risultati di investimento, saliti a 37,35 miliardi di dollari. Numeri con cui Buffett ha celebrato il manager Munger, vicepresidente del Berkshire, morto il 28 novembre all’età di 99 anni. A lui il merito di aver plasmato il suo modo di pensare sugli investimenti di Buffett: «Charlie non ha mai cercato di prendersi il merito per il suo ruolo di creatore, ma ha invece lasciato che io ricevessi i riconoscimenti», «In un certo senso il suo rapporto con me era in parte fratello maggiore, in parte padre amorevole. Anche quando sapeva di avere ragione, mi ha dato il comando, e quando ho commesso un errore non mi ha mai, mai, ricordato il mio errore».
I risultati
Buffett indica ai soci gli utili operativi come termometro di salute di Berkshire Hathaway, poiché le norme contabili richiedono che la società includa i guadagni e le perdite non realizzati dal suo portafoglio azionario nel suo utile netto e ovviamente con il forte rialzo dei mercati il risultato del 2023 risente di questo contesto forse irripetibile. Per capire se veramente il bilancio 2023 non si potrà replicare l’appuntamento è a Omaha, Nebraska, il 4 maggio
Fonte: Il Sole 24 Ore