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Bernabé: «La spinta per l’Europa arriverà anche dall’industria bellica»
«Ci sono le condizioni per creare una forza di difesa europea. Era già successo nel 1952 quando ci fu un tentativo voluto dai padri fondatori dell’Unione Europa di creare una Comunità di difesa europa a sei. Fu oggetto di un trattato che non venne mai ratificato per l’opposizione della Francia al riarmo della Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Quindi, se oggi si vuole riprendere il concetto originale ci sono tutte le condizioni perché questo possa avvenire». Franco Bernabé, presidente dell’Università di Trento e intervenuto alla presentazione del Disruption Index di AlixPartners, società globale di consulenza, è fiducioso sul potere disruptive delle parole del Presidente degli Usa Donald Trump sul ripiegamento degli Stati Uniti come ombrello per la difesa europea. Proprio il settore della difesa è tra quelli più disrupeted secondo l’indice se è vero che l’Europa è destinata a investire di più e gli Stati Uniti di meno.
Dottor Bernabé in questo nuovo scenario l’Europa sarà in grado di difendersi da sola senza l’ombrello degli Stati Uniti?
Devo ammettere che gli Stati Uniti si stanno ritirando in modo sorprendente dalla leadership mondiale non solo nella difesa, ma in generale dagli accordi multilaterali e dagli aiuti internazionali. Ora siamo in 27, non in sei come nel 1952, ma l’Europa ha saputo dimostrare di sapere gestire situazioni complesse. Ci sono paesi come la Francia, la Germania, l’Italia, la Polonia che possono creare il nucleo iniziale di difesa europea. L’Europa deve prendere una decisione, e al più presto, perché Trump ha già detto di volere tagliare la spesa per la difesa e si ritirerà dall’Europa, questo è certo, se non ci saranno incidenti di percorso.
Che cosa vuol dire questo ritiro degli Stati Uniti?
C’è un problema di budget: Trump, ad esempio, ha già detto di non volere sostituire le portaerei con quelle di nuova generazione perché troppo costose. La riduzione delle spese militari significa circa 100 miliardi di dollari in meno quasi la metà di quello che spende complessivamente l’Europa, circa 250 miliardi di dollari. Quindi è chiaro che l’Europa dovrà fare di più.
Fonte: Il Sole 24 Ore