Bertelli (Prada) dona un milione alla Pieve di Arezzo
Un milione di euro per il restauro della Pieve di Arezzo. La donazione arriva da Patrizio Bertelli, presidente del Gruppo Prada. L’annuncio è stato dato dal vescovo di Arezzo Cortona Sansepolcro, Andrea Migliavacca che insieme al parroco della Pieve, don Alvaro Bardelli ha ringraziato Bertelli. I fondi verranno utilizzati per «gli importanti e improrogabili lavori di restauro e manutenzione di un edificio (la pieve di Santa Maria Assunta) tanto bello, quanto fragile, a cui tutti gli aretini sono profondamente legati»
Il legame con Arezzo e le attività salvate dalla chiusura
Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, è nato ad Arezzo nel 1946 e continua ad avere un fortissimo legame con la città. Legame che lo ha portato negli ultimi anni a rilevare numerose attività locali in forte crisi: il ristorante La Buca di San Francesco, acquistato nel 2022 e riaperto ad aprile 2023 proprio in occasione del compleanno dell’imprenditore; il Caffè dei Costanti, dove nel 1997 Roberto Benigni girò una scena de “La vita è bella”, rilevato all’asta a inizio 2023 – dopo un anno e mezzo di chiusura – attraverso Immobiliare Peschiera per 1,6 milioni di euro; lo storico ristorante La Capannaccia a Campriano, costretto a chiudere a fine 2022 e acquistato da Bertelli per 600mila euro nel dicembre dell’anno successivo.
Il restauro in sinergia con il ministero della Cultura
Ora il “salvataggio” della Pieve di Santa Maria Assunta, uno dei simboli di Arezzo: la chiesa battesimale urbana risale tra il V e il VI secolo, ma la chiesa romanica è del XII secolo. Nonostante sia stata oggetto di ristrutturazione negli anni Settanta, le mura esterne della Pieve versano in uno stato di degrado e l’anno scorso è crollata parte di una colonna della facciata principale. «La necessità di procedere celermente con importanti interventi conservativi sullo straordinario monumento della Pieve di Santa Maria ha favorito l’attivazione di fondamentali sinergie tra la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il ministero della Cultura e un imprenditore privato – ha spiegato il soprintendente Gabriele Nannetti -. Proprio in queste ultime settimane si sta procedendo alla verifica e validazione del progetto esecutivo redatto per la parte architettonica e per quella strutturale». Il ministero aveva già stanziato un milione e centomila euro per il restauro.
Fonte: Il Sole 24 Ore