Berthe Morisot, la talentuosa pittrice impressionista in mostra a Torino

Ha fatto del suo stile leggero, del suo tocco elegante, bislungo ed immediato, modernamente ellittico,la sua prima cifra, affrancandosi dal suo mentore e parente acquisito con piglio deciso e non comune convinzione del proprio valore. Perché Berthe Morisot, cognata e modella prediletta di Édouard Manet è stata un’artista di prim’ordine, nonché partecipe attiva in un mondo declinato al maschile come quello impressionista.

Édouard Manet

E questo , ben oltre la sua presenza iconica per il movimento quale volto del celeberrimo ritratto con Bouquet de violettes del 1872 o dell’altrettanto illustre Le Balcon del 1868 dell’autorevole cognato.

Paul Valéry e Stéphane Mallarmé

Donna di grande bellezza, ben conscia del suo ruolo sociale, la Morisot ebbe il privilegio di circondarsi di intellettuali quali il nipote acquisito Paul Valéry o l’amico fraterno Stéphane Mallarmé, che ne descrisse a più riprese il talento lirico. Al centro del percorso espositivo diviso nelle quattro sezioni tematiche care all’artista (la sfera familiare, i ritratti femminili colti in situazioni di intimità o in eventi sociali, i luoghi all’aperto e i giardini, le figure nel verde), il legame indissolubile dell’artista con le poetiche e i capisaldi del movimento, alla luce della sua interpretazione personalissima e che, non a caso, il poeta Mallarmé descrive entusiasta per il “tocco elegante e leggero”.

“Il Ciliegio”

L’esposizione è forte di una cinquantina di opere tra cui “Eugène Manet all’isola di Wight” del 1875, “Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival” del 1884, “Donna con ventaglio” dello stesso anno, e il bellissimo “Il Ciliegio” del 1891.

La mostra è prodotta in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi e i prestiti provengono oltre che da questa istituzione, fra gli altri, dal Musée d’Orsay (“Su una panchina al bois de Boulogne” del 1894), il delicato e riflessivamente intenso “Pasie che cuce nel giardino” del 1881, proveniente dal Musée des Beaux Arts di Pau, dal Museo Nacional Thyssen Bornemisza (”Pastorella nuda sdraiata”, del 1891) e dalle collezioni del Musée d’Ixelles di Bruxelles “La bambina con la bambola o l’interno del cottage”

Fonte: Il Sole 24 Ore