Biden non si fa da parte: «Sono il più qualificato a battere Trump e ho un lavoro da finire»

Per un’ora ha risposto alle domande, rivendicando le proprie credenziali, conoscenze e serietà in politica estera. Ma e’ anche inciampato in gaffe, mostrandosi a volte esitante e impacciato e prono a divagazioni.

La conferenza stampa di Joe Biden alla conclusione del summit Nato a Washington, presentata dai suoi collaboratori come cruciale per i destini del Presidente americano e della sua rielezione alla Casa Bianca, alla fine non è stata affatto risolutiva: la campagna di Biden è sopravvissuta un altro giorno, con il Presidente che ha riaffermato di non avere alcuna intenzione di farsi da parte. Ma non ha sciolto i dubbi, nel partito democratico e tra gli elettori, sulle chance di un suo nuovo successo alle urne.

Biden ha dichiarato di rimanere “il più’ qualificato a battere Donald Trump”, che sara il suo rivale repubblicano a novembre. Alla domanda perche’ ha cambiato idea dopo che essersi definito in passato Presidente per un solo mandato e ponte verso una nuova generazione di leader democratici, ha risposto che a indurlo a ricandidarsi e’ stata la “gravita’ della situazione” che aveva ereditato nel Paese e il desiderio di “finire il lavoro cominciato”.

Un passo indietro lo farebbe solo se gli venisse detto con certezza che non può battere Trump, ma ha aggiunto che questo “non accadra’”. Non si farà da parte neppure se la sua vice, Kamala Harris, avrà un maggior vantaggio contro Trump nei sondaggi, nei quali ha detto di riporre scarsa fiducia.

Nell’ora di domande e risposte Biden ha sottolineato anzitutto il proprio impegno a favore della Nato, la sua fiducia nelle alleanze, la sua difesa dell’Ucraina, il suo ruolo nel cercare una pace nel conflitto israelo-palestinese. Ha definito il summit dell’Alleanza Atlantica appena concluso “un grande successo”. E ha attaccato Trump come un affossatore della Nato e come una minaccia per il Paese e le sue alleanze necessarie alla sicurezza nazinale.

Fonte: Il Sole 24 Ore