Big del tabacco, proposta shock: oltre 23 miliardi di dollari per chiudere la causa in Canada

“Big Tobacco” dovrà pagare 23,6 miliardi di dollari per archiviare in Canada i ricorsi scaturiti dalle accuse di aver nascosto a lungo i rischi di tumore e in generale alla salute causati dalle loro sigarette. Le divisioni canadesi di Philip Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco hanno svelato che questa è la cifra sul tavolo nell’ambito di un processo di mediazione ordinato dalla magistratura e che appare vicino alla conclusione.

I protagonisti del settore avevano perso una colossale causa nel 2015. Un tribunale del Quebec diede allora ragione a oltre centomila vittime che avevano sostenuto come le aziende fossero a conoscenza fin dagli anni Cinquanta delle malattie associate al fumo e avessero messo in guardia i consumatori. Una corte d’appello confermò il verdetto nel 2019, spingendo le aziende a cercare protezione dai creditori e avviando la procedure negoziale supervisionata dalle autorità a caccia di un accordo.

Il voto a dicembre

Adesso, risultato delle trattative, è arrivato il piano di risarcimento dei danni, che deve tuttavia passare ancora formalmente al vaglio di tutte le parti, con voti previsti entro dicembre. Ulteriori colloqui sono previsti per definire i dettagli dell’esborso. E una approvazione definitiva richiede infine successive udienze davanti al giudice: se non sorgeranno ostacoli potrebbe scattare per la metà del 2025.

Le aziende hanno espresso ottimismo sul compromesso. «Anche se questioni importanti restano da risolvere, abbiamo fiducia che la vicenda legale possa concludersi presto consentendo di concentrarci sul futuro», ha fatto sapere Jacek Olkczak, il chief executive della controllata locale di Philip Morris, Rothmans, Benson & Hedges. Simile la presa di posizione di BAT, che controlla la Imperial Tobacco Canada e ha parlato di passo positivo per una soluzione della saga e ha indicato che finanzierà la propria porzione del patteggiamento grazie a riserve in contanti e a proventi da future vendite di prodotti. «Risolve tutte le pendenze legali sul tabacco in Canada», ha indicato in un comunicato.

Le battaglie legali

I giganti del tabacco non sono nuovi a lunghe battaglie legali e a ingenti danni. La cifra in gioco in Canada impallidisce davanti a passati accordi raggiunti negli Stati Uniti. Il Tobacco Master Settlement Agreement, che risale al 1998 al termine di denunce trascinatesi per anni, fu raggiunto dagli allora quattro colossi del settore, Philip Morris, RJ Reynolds, Brown & Williamson e Lorillard, con 46 stati americani intenti a recuperare i costi sostenuti dai programmi sanitari pubblici Medicaid. In tutto prescriveva il versamento di almeno 206 miliardi in 25 anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore