Bmw 5 Touring, prova su strada della 520d. Ecco com’è fatta e come va la wagon diesel
La sesta generazione della più grossa station wagon Bmw inizia la sua carriera con la gamma al gran completo e come la serie 5 berlina parte anche con due proposte full-electric, che assegnano alla nuova 5 Touring il primato di essere la prima famigliare della casa tedesca a offrire l’opzione emissioni zero. Inoltre, per la prima volta nella storia nella gamma non c’è la versione 520i, invece presente in quella della berlina in configurazione mild hybrid a 48 V. Tecnologia che la 5 Touring offre anche con i motori turbodiesel a quattro e sei cilindri che sono le sue teste di ariete per sfondare nel mondo delle flotte.
Bmw 5 Touring, filante ammiraglia in formato wagon
La 5 Touring eredita molto dalla berlina dalla quale si distacca, in pratica, solo per la definizione della parte posteriore della carrozzeria. Infatti, anch’essa poggia sulla più grossa piattaforma multienergia Bmw ed è più grande della precedente poiché anche la 5 Touring è lunga 5,06 metri, larga 1,90 metri, alta 1,51 metri e ha un passo di quasi 3 metri. Alle dimensioni che rientrano fra quelle tipiche delle ammiraglie la nuova station wagon contrappone una linea filante frutto dell’intreccio fra i tratti della 5 berlina sino a metà fiancata con una definizione stilistica della parte posteriore che non altera l’equilibrio monolitico dell’aspetto e bada anche al sodo per ottimizzare l’aerodinamica, arrivando anche a conferire alla 5 Touring una silhouette slanciata. Caratteristica che non si perde per strada in funzione di ciò che si cela dentro al cofano poiché con la sola esclusione dalla versione più potente di tutte che è l’elettrica rifinita secondo i dettami del reparto M(otorsport) solo pochi piccoli dettagli permettono di distinguere una versione dall’altra.
Bmw 5 Touring, dentro tanto spazio e molte tecnologie
Dimensioni e layout dell’architettura si riflettono all’interno della 5 Touring generando un ambiente molto spazioso. Il grande abitacolo dove solo l’ingombro del tunnel della trasmissione complica la vita a chi si deve sedere dietro al centro è arredato specularmente a quello della berlina e in maniera ricercata, integra armoniosamente le tecnologie di bordo ed è dominato dal widescreen curvo che si para davanti agli occhi dei passeggeri che affianca il display da 12,3” della strumentazione a quello da 14,9” dell’infotainment. Il sistema è reattivo, sfrutta la versione 8.5 del sistema operativo BMW basata su Linux, offre scorciatoie per raggiungere rapidamente la funzionalità desiderata e molte app, comprese quelle per guardare film o dedicarsi ai videogiochi a vettura ferma per ingannare l’attesa mentre si ricarica una 5 Touring ibrida plug-in o elettrica. Inoltre, proietta la realtà aumentata anche nella strumentazione e muta grafica in base alla modalità di guida impostata: Personal, Sport, Relax, Efficiency ed Expression. Lo spazio a disposizione dei passeggeri non si ripercuote su quello della zona di carico che, a prescindere dalla motorizzazione grazie alla razionalità dell’architettura multienergia, ha una capacità che va da 570 a 1.700 litri, risultando così anche superiore a quella offerta della 5 Touring precedente. Al bagagliaio si accede agevolmente anche grazie alla soglia non troppo alta da terra ma non c’è più il pratico lunotto che si apre separatamente dal portellone che, sicuramente, mancherà tanto ai fedelissimi della 5 Touring.
Bmw 5 Touring, elettrificata in ogni forma
L’architettura multienergia su cui si basano tutte le serie 5 supporta la presenza del motore turboidesel quattro cilindri mild-hybrid a 48 V di 2 litri con 197 cavalli della 520d disponibile a trazione posteriore sDrive e integrale xDrive, del sei cilindri turbodiesel di 3 litri che si declina in potenze di 266 cavalli anti superbollo e di 303 cavalli della 540d xDrive, del sistema ibrido plug-in basato su un quattro cilindri a benzina di 2 litri con 299 cavalli della 530e offerta con la trazione posteriore o integrale che promette autonomie elettriche sino a 100 chilometri e, infine, dei powertrain elettrici delle i5. Ovvero, la eDrive40 monomotore a trazione posteriore con 340 cavalli e la i5M60 bimotore a quattro ruote motrici con 601 cavalli alimentate da una batteria da 81,2 kWh che promette autonomie sino a 560 chilometri, ricaricabile in corrente continua sino a 205 kW dal 10 all’80% in mezzora semplicemente attaccando la vettura alle colonnine. Quindi, senza imporre di armeggiare con app e card dei vari fornitori di elettricità. La eDrive40 è ricaricabile anche in corrente alternata a 11 kW completamente in otto ore e mezza e la M60 anche con quella a 22 kW, in questo caso in quattro ore mezza. Il corredo tecnico della serie 5 include anche tecnologie che ottimizzano il dinamismo come lo sterzo integrale e quattro opzioni di sospensioni, compresa quella con elementi pneumatici sul retrotreno per livellare l’assetto delle versioni ibride plug-in ed elettriche.
Bmw 5 Touring, al volante della 520d xDrive
Abbiamo fatto conoscenza con la nuova station wagon bavarese guidando una delle versioni che sarà tra le più gettonate dalle nostre parti: la 520d xDrive equipaggiata con le opzionali sospensioni adattive abbinate al retrotreno sterzante. A dispetto delle dimensioni e della massa che rasenta 1.900 kg, la 520d si muove tra le curve con una precisione e un’agilità da auto meno robusta, offrendo sempre un confort di rilievo sia per quanto riguarda l’assorbimento delle asperità della strada sia a livello acustico. La guidabilità è, quindi, gradevole e istintiva, grazie anche al sostegno dell’erogazione pronta e lineare del motore turbodiesel che, all’occorrenza, sfodera anche una bella verve con cui spinge questa 520d Touring a 218 all’ora e a 100 orari in 7”5. Per quanto riguarda il consumo reale al termine del test che si è svolto anche su un lungo tratto di strade di montagna il computer di bordo ha visualizzato una media di 8 l/100 chilometri, ovvero una percorrenza di 12,5 chilometri con un litro.
Fonte: Il Sole 24 Ore