Bmw, continua il momento difficile: nuovo richiamo in Cina

Non è decisamente un buon momento per Bmw, tra richiami e revisioni delle stime. L’ultimo caso riguarda quasi 700mila veicoli in Cina. Sotto la lente delle autorità locali difetti alla pompa del liquido di raffreddamento. La casa tedesca richiamerà 499.539 auto prodotte in Cina e 188.371 veicoli importati a partire dal 1 marzo 2025, ha dichiarato l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato della Cina in una nota di venerdì 18 ottobre. I tappi delle pompe del liquido di raffreddamento difettosi installati su alcuni modelli potrebbero portare a corrosione o ruggine, da cui il rischio di cortocircuiti e, in casi estremi, di incendi, secondo l’agenzia.

I modelli coinvolti includono le Serie 3 e 5 prodotte localmente, oltre a diversi suv della Serie X importati.

Il forte calo delle consegne in Cina

Questo richiamo segue un forte calo delle consegne in Cina, il mercato più importante per fatturato. Nel terzo trimestre, le consegne di automobili Bmw e Mini in Cina hanno subito un crollo del 30%, il più marcato da oltre quattro anni, ha dichiarato il gruppo la settimana scorsa. Il quadro potrebbe essere aggravato dalle tensioni commerciali: Pechino ha dichiarato che sta considerando di aumentare i dazi sui veicoli a motore di grossa cilindrata importati, dopo che l’Unione Europea ha votato per imporre dazi fino al 45% sui veicoli elettrici prodotti in Cina.

Un altro grosso richiamo si era verificato a metà agosto. Bmw e la sua joint venture Brilliance avevano dovuto richiamare 1,36 milioni di auto prodotte localmente e importate in Cina a causa di potenziali rischi legati agli airbag prodotti da Takata, un problema che aveva riguardato diverse case, tra cui anche le cinesi BYD e Nio oltre a SAIC-GM-Wuling. Ford la più danneggiata. I richiami avevano riguardato i modelli prodotti dal 2003 al 2017. Bmw Brilliance Automotive, jv con sede a Shenyang, nel nord-est della Cina, aveva richiamato 598.496 auto prodotte in Cina, mentre Bmw China Automobile Trading aveva dovuto richiamare 759.448 auto importate.

Il caso Continental e l’allarme profitti

Infine a settembre, il costruttore di Monaco di Baviera era stato costretto a comunicare al mercato un allarme profitti a causa di un richiamo globale di 1,5 milioni di auto per problemi ai sistemi frenanti difettosi forniti da Continental. Un infortunio del noto fornitore tedesco, che potrebbe costare alla casa guidata dal ceo Oliver Zipse quasi 1 miliardo di euro. Il margine operativo per il 2024 del settore auto di Bmw, la divisione di punta del gruppo, dovrebbe ora essere compreso tra il 6% e il 7%, rispetto al precedente 8%-10%. Il giorno dell’annuncio del profit warning il titolo Bmw aveva perso l’8%. Il titolo Bmw oggi vale 75 euro, ma è il prezzo è sceso del 25% nel corso dell’anno, ma il top è stato poco sotto i 115 euro in aprile. (Al.An.)

Fonte: Il Sole 24 Ore