Boeing, i sindacati tornano al voto su una nuova proposta alla vigilia delle elezioni Usa

Boeing, i sindacati tornano al voto su una nuova proposta alla vigilia delle elezioni Usa

Dopo sette settimane di sciopero i 33mila macchinisti e operai della Boeing tornano a votare lunedì prossimo sulla proposta migliorativa avanzata dall’azienda: un aumento di stipendio del 38% dal 35% della precedente proposta e un bonus di 12mila dollari il massimo che si poeva ottenere secondo i sindacati.

L’ultima offerta arriva in un momento critico per la Boeing, che questa settimana ha annunciato di voler raccogliere fino a 21 miliardi di dollari per puntellare le sue malandate finanze peggiorate dallo sciopero di sette settimane che ha bloccato la produzione del suo aereo più richiesto il 737 Max, oltre al 767 e al 777. «In ogni trattativa c’è un punto in cui si può dire di avere ottenuto tutto ciò che potevamo ottenere nella contrattazione. Se non verrà approvata rischiamo in futuro di ottenere un’offerta inferiore », ha dichiarato l’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (IAM) dopo il rifiuto da parte dei lavoratori delle due precedenti offerte da parte della Boeing.

Il voto avverrà il giorno prima delle elezioni presidenziali americane, che vedono il testa a testa tra la democratica Kamala Harris, che dovrebbe continuare le politiche a sostengo dei sindacati dell’amministrazione Biden, e il repubblicano Donald Trump. Il presidente Joe Biden si è congratulato con il sindacato e con la dirigenza della Boeing per aver negoziato una nuova proposta di contratto, ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca, aggiungendo che Biden «crede che i macchinisti della Boeing si siano sacrificati nel corso degli anni e meritino un contratto importante».

La fine dello sciopero sarebbe una baccata di ossigeno anche per i fornitori della Boeing che hanno messo in cassa integrazione i lavoratori, oltre alle compagnie aeree che devono far fronte a ritardi prolungati nella consegna degli aerei e rivedere i loro piani di crescita.

La propsta iniziale dei sindacati era di un aumento dello stipendo del 40% oltre ai beniefici pensionistici che sono andati persi negli ultimi dieci anni. La scorsa settimana, circa il 64% dei lavoratori aveva rifiutato un’offerta di aumento salariale generale del 35% in quattro anni mentre la prima offerta della Boeing di un aumento salariale del 25% era stata rifiutata lo scorso settembre da quasi il 95% dei lavoratori.

Fonte: Il Sole 24 Ore