Boeing, perdita di 11,8 miliardi di dollari nel 2024 la peggiore dal Covid

Boeing, perdita di 11,8 miliardi di dollari nel 2024 la peggiore dal Covid

Un anno turbolento per il produttore americano Boeing che nel 2024 ha riportato una perdita di 11,8 miliardi di dollari la peggiore dal periodo della pandemia, ovvero il 2020. I ritardi nella produzione e nella consegna di aerei, il peso del settore spazio e difesa che da solo ha registrato una perdita di 5,4 miliardi di dollari, lo sciopero di due mesi che paralizzato le linee produttive, il cambio del vertice con l’arrivo del nuovo ceo Kelly Ortberg lo scorso agosto, hanno pesato sui risultati soprattutto a partire dall’incidente dell’Alaska Airlines del gennaio 2024 che hanno fatto emergere i timori sulla sicurezza dei suoi velivoli: soltanto nel quarto trimestre il gruppo aeronautico ha registrato una perdita di 3,86 miliardi di dollari e un fatturato di 15,2 miliardi di dollari in calo del 31% rispetto all’anno precedente.

In un comunicato, il ceo ha affermato che il gruppo sta facendo progressi nel ripristinare la stabilità delle sue linee di produzione: la divisione commerciale è quella che ha subito le perdite più pesanti pari a 7,9 miliardi di dollari nell’ultimo anno rispetto al rosso di 1,6 miliardi di dollari del 2023. In forte calo anche il fatturato che si è attestato a 22,8 miliardi di dollari contro i 33,9 miliardi dell’anno precedente (-33%). Un risulttao dovuto al calo degli aerei consegnati nel corso dell’anno, 348 aerei (-34%) e registrato 279 ordini netti portando il portafoglio ordini a 321 miliardi di dollari pari a 5.500 aerei.

In un anno, il gruppo ha bruciato un totale di 14,3 miliardi di dollari di liquidità rispetto al flusso di cassa positivo di 4,4 miliardi nel 2023. Per fermare questa emorragia, nel corso dell’anno Boeing è ricorso ad operazioni finanziarie straordinarie tra equity e bond per 34 miliardi di dollari.

Sul fronte della produzione, il costruttore statunitense è tornato a produrre cinque 787 Dreamliner widebody al mese a dicembre, un obiettivo che inizialmente era stato fissato per la fine del 2023 e ha recentemente annunciato piani per espandere le linee di produzione in South Carolina. Mentre il programma 737 ha ripreso la produzione nel trimestre e prevede di aumentare gradualmente il tasso di produzione attualmente bloccato dalla FAA, l’autorità aeronautica americana ad un massimo di 38 aerei al mese.

Fonte: Il Sole 24 Ore