Boeing verso lo sciopero, rigettato l’accordo sindacale
Gli operai della Boeing sono pronti a lasciare il lavoro, paralizzando la produzione nell’hub degli aerei commerciali di Seattle, dove si producono e assemblano tra gli altri i 737 MAx dopo che il 94,6% ha rifiutato di accettare la proposta e ha votato per lo stato di agitazione. Lo sciopero è il primo dal 2008 da parte dell’International Association of Machinists e Aerospace Workers (IAM) che rappresenta 33mila lavoratori della Boeing in tutta la costa occidentale degli Stati Uniti. Questo si aggiunge alla tensione che grava sul costruttore di aerei, già provato dalle ripercussioni sui controlli in corso da parte della FAA dopo una quasi-catastrofe all’inizio del 2024 che ha scatenato indagini, una rivolta dei clienti e ha rimosso molti dirigenti.
Si stima che l’astensione dal lavoro potrebbe durare fino 50 giorni, in linea con gli scioperi precedenti, e secondo gli analisti avrebbe un costo tra i 3 e i 3,5 miliardi di dollari. Ora sindacati e management dovranno tornare al tavolo delle trattative per cercare di trovare condizioni che soddisfino i lavoratori. L’accordo rigettato prevedeva un aumento generale dei salari del 25%, un bonus di 3mila dollari per la firma e l’impegno a costruire il prossimo aereo commerciale della Boeing nell’area di Seattle. I lavoratori, al contrario, chiedevano aumenti del 40 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore