BofA, i tassi alti pesano sull’utile. Morgan Stanley oltre le attese

Bank of America chiude il secondo trimestre con un utile netto in calo del 6,7% a 6,9 miliardi di dollari a causa degli elevati tassi di interesse che continuano a pesare sull’erogazione di prestiti. I ricavi sono saliti dell’1% a 25,4 miliardi. Invece Morgan Stanley registra nello stesso periodo profitti in rialzo del 41% superando i 3 miliardi

Bank of America

BofA ha realizzato nel secondo trimestre dell’esercizio un utile netto pari a 6,9 miliardi di dollari, o 0,83 dollari per azione, rispetto ai 7,4 miliardi di dollari, o 0,88 dollari, dello stesso periodo del 2023. I ricavi, al netto degli interessi passivi, sono stati pari a 25,4 miliardi di dollari, in aumento dell’1 per cento. Per il presidente e amministratore delegato Brian Moynihan, «il nostro team ha prodotto un altro trimestre forte, servendo una base di clienti in crescita. La forza e la potenza degli utili della nostra attività, leader nel settore bancario al consumo, sono integrate dalla crescita e dalla redditività delle nostre attività nei mercati globali, servizi bancari globali e gestione patrimoniale».

Il rapporto Cet1, aggiunge una nota, è pari all’11,9%, 122 pb sopra il nuovo minimo normativo che entrerà in vigore il primo ottobre 2024. E’ stato restituito agli azionisti un ammontare di 5,4 miliardi; 1,9 miliardi attraverso dividendi azionari ordinari e 3,5 miliardi di dollari attraverso riacquisti di azioni. Il rendimento medio del rapporto del patrimonio netto comune (Roe) è del 10 per cento.

Morgan Stanley

Nel secondo trimestre Morgan Stanley ha visto salire utile e ricavi, superando le stime degli analisti, grazie ai risultati migliori delle previsioni delle attività di trading e investment banking. Nei tre mesi a giugno, la banca newyorkese ha messo a segno profitti per 3,076 miliardi di dollari, 1,82 dollari per azione, in aumento del 41% rispetto ai 2,18 miliardi, 1,24 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Il giro d’affari totale è salito del 12% a 15,01 miliardi.

Gli analisti attendevano un utile di 1,65 dollari per azione con ricavi per 14,32 miliardi. «La società ha messo a segno un altro trimestre solido in un contesto di miglioramento dei mercati dei capitali, cosa che fatto salire il fatturato del primo semestre a 30,2 miliardi, con un utile per azione di 3,85 dollari e un Rotce del 18,6%. Gli asset totali dei clienti sono cresciuti a 7.200 miliardi di dollari e siamo sulla via per arrivare a oltre 10.000 miliardi», ha detto l’amministratore delegato Ted Pick, spiegando che è stato annunciato «un aumento del dividendo trimestrale a 0,925 dollari per azione, mantenendo al contempo solidi livelli patrimoniali con un rapporto Cet1 del 15,2%, che riflette la solidità del nostro modello di business». Il Ceo ha spiegato che il gruppo «continua a mettere in atto la propria strategia e rimane ben posizionato per offrire crescita e valore a lungo termine agli azionisti».

Fonte: Il Sole 24 Ore