Bollette, assicurazioni e autostrade: tutti i rischi di rincaro per il 2025

Bollette, assicurazioni e autostrade: tutti i rischi di rincaro per il 2025

Inizio di anno all’insegna di un variegato pacchetto di aumenti, dalle tariffe autostradali per una parte della rete ai costi dell’energia che interesseranno diversi milioni di utenti. Anche le assicurazioni, secondo quanto calcolano i consumatori, non verranno risparmiate dalla raffica di rincari.

Autostrade per l’Italia, aumento dell’1,8%

Dal 1° gennaio è scattato un aumento dell’1,8%, che corrisponde al tasso programmato di inflazione per il 2025, dei pedaggi sui 2.800 chilometri di Autostrade per l’Italia. Aumentano i pedaggi anche sulla Napoli-Pompei-Salerno (dell’1,677%) ma nessun adeguamento riguarda le altre 22 società concessionarie autostradali. Come reso noto dal Mit senza la decisione di attuare sconti all’utenza, l’aumento sarebbe stato del 3%.

Sul gas +18,2%, pesa il conflitto russo

La notizia dell’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina negli ultimi giorni ha contribuito all’aumento del prezzo del metano che a fine anno sul mercato europeo ha toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al megawattora. Intanto i primi aumenti in bolletta sono stati annunciati dall’Arera che prevede un aumento del 18,2% per la fascia dei cosiddetti “clienti tipo” serviti in maggior tutela nel primo trimestre del 2025. Una super-bolletta elettrica che interesserà circa 3,4 milioni di utenti, per lo più cittadini di oltre 75 anni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili, residenti in moduli abitativi di emergenza o nelle isole minori e utilizzatori di apparecchiature salva-vita. Nonostante gli aumenti però, la spesa annuale di chi usufruisce del regime di maggior tutela si attesterà a 523 euro nel periodo compreso tra il primo aprile 2024 e il 31 marzo 2025, il 2,1% in meno rispetto ai 534 euro registrati tra il primo aprile del 2023 e il 31 marzo del 2024.

Arera: nessun incremento drammatico (per ora)

Quanto ai possibili rialzi di luce e gas, con diversi analisti che si sono esercitati sugli aumenti, il presidente dell’Arera Stefano Besseghini non si sbilancia. «Che ci sarebbe stata questa ulteriore chiusura da parte della Russia era noto ai mercati fin da agosto e le previsioni non stimavano particolari aumenti. Quello che mi aspetto semmai è una tendenza a cavalcare l’onda emozionale di un annuncio e che questo serva per alimentare un po’ di confusione. Per ora non ci sono stati incrementi drammatici, ma non dobbiamo abbassare la guardia e occorre continuare a tenere il presidio delle cose da fare».

Facile.it, Rc auto sale 6,19% in un anno

Le tariffe Rc auto continuano a crescere, con effetti negativi anche sui guidatori virtuosi. Secondo i dati dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2024 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 643,95 euro, vale a dire il 6,19% in più rispetto a dodici mesi prima. Inoltre, per più di 585.000 automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel 2024 scatteranno aumenti legati al cambio di classe. Toscana, Sardegna e Liguria le zone più colpite, Prato la provincia con la maggiore percentuale di sinistri con colpa denunciati, Crotone quella con meno ricorsi alle assicurazioni. «Il rallentamento dell’inflazione e la stabilizzazione dei tassi di sinistrosità stanno sicuramente iniziando ad avere i primi effetti positivi sul fronte dei prezzi Rc auto, che nel corso 2024, pur rimanendo elevati, hanno visto rallentare il loro trend di crescita – spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it -. se il contesto economico rimarrà stabile, ci aspettiamo che gli effetti positivi si trasmettano integralmente sul mercato Rc auto e che la curva di prezzi possa tornare a stabilizzarsi».

Fonte: Il Sole 24 Ore