Bollette, il bonus sociale torna al passato: dai criteri alle soglie, ecco come cambia

Bollette, il bonus sociale torna al passato: dai criteri alle soglie, ecco come cambia

Dopo gli interventi di potenziamento del bonus sociale, lo sconto in bolletta destinato alle famiglie in condizioni di disagio economico e fisico, si torna alla vecchia soglia di accesso per questa agevolazione (sotto i 9.530 euro per le famiglie con massimo 3 figlia a carico e non superiore a 20mila euro per quelle con almeno 4 figli). Per poterne beneficiare è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) e attestare il possesso del tetto Isee fissato per il bonus. Nella videointervista rilasciata al sito web de Il Sole 24 Ore, il direttore della divisione Energia dell’Arera, Massimo Ricci, spiega cosa è cambiato con il ritorno alla “normalità” e quali sono i vantaggi associati allo sconto in bolletta.

Bonus, si torna alla vecchia soglia

«I criteri sono tornati quelli storici – spiega Ricci – e c’è una soglia Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) che identifica la qualità di vita complessiva, non solo lo stipendio, e che ora viene riportato alle soglie precedenti: sotto i 9.530 euro per le famiglie con massimo 3 figli a carico e non superiore a 20mila euro per quelle con almeno 4 figli. Per accedere all’agevolazione, bisogna presentare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) che attesti l’Isee e, a differenza del passato, da alcuni anni a questa parte è stato introdotto un automatismo per cui non serve più richiedere il bonus energia con una dichiarazione separata».

L’erogazione automatica dell’agevolazione

Se le condizioni sono rispettate, quindi, prosegue Ricci, «i dati sono comunicati al Sistema informativo integrato, che gestisce i flussi informativi, e il bonus viene riconosciuto in bolletta a coloro che ne hanno diritto. E questo vale sia per l’energia elettrica che per il gas. Aggiungo anche che, con l’introduzione del meccanismo automatico, la platea di beneficiari è cresciuta di tre volte: questo step è stato, dunque, un passaggio abbastanza decisivo per fare in modo che coloro che avevano diritto al bonus potessero realmente beneficiarne. Mentre prima, per difficoltà amministrative o per scarsa consapevolezza, una buona parte degli aventi diritto non aveva poi accesso all’agevolazione».

Il bonus per le famiglie in condizioni di disagio fisico

Ad accedere al bonus sociale, sono anche le famiglie in condizioni di disagio fisico. «In questo caso – chiarisce il direttore della divisione Energia dell’Arera – l’accesso è legato alla necessità di poter disporre di apparecchi elettromedicali. E, poiché lo sconto è collegato a questa condizione, bisogna fare una richiesta specifica al Comune: sul sito dell’Arera (www.arera.it) ci sono le indicazioni per presentare la domanda e per qualsiasi esigenza ci si può rivolgere allo Sportello per il consumatore», che risponde al numero 800.166.654 e che è attivo dalle 8 alle 18, dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi.

La platea dei beneficiari

Fin qui, dunque, i criteri per accedere allo sconto. Quanto alla platea di beneficiari, Ricci spiega che nel mercato elettrico «sono circa 4 milioni mezzo le famiglie che usufruiscono del bonus sociale e questi numeri sono stati favoriti, come spiegavo, dall’introduzione dell’automatismo». In questa fase, poi, di prezzi dell’energia in risalita, «il bonus è particolarmente importante perché fornisce un supporto alle famiglie in difficoltà». Lo sconto, ricorda ancora Ricci, «si riceve direttamente in bolletta ed equivale a un taglio di un 20-30% circa che viene stabilito in anticipo rispetto rispetto all’anno al quale si riferisce e aggiornato annualmente ».

Fonte: Il Sole 24 Ore