Bollette luce e gas: cosa cambia dal 1° gennaio in dieci domande e risposte

Bollette luce e gas: cosa cambia dal 1° gennaio in dieci domande e risposte

5) Il cliente può scegliere il supporto durevole su cui ricevere le comunicazioni?

Le comunicazioni devono essere inviate nel formato scelto e accettato dal cliente. Ad esempio, se il cliente ha optato per e-mail, il documento deve essere inviato in questa forma. Questo passaggio era già previsto nel Codice del consumo ma con le nuove regole viene esplicitato

6) Se il cliente controlla poco il telefono, come si fa a garantire che riceva queste comunicazioni?

Dal 1° gennaio tutte le comunicazioni che riguardano variazioni del contratto esistente, dovranno essere inviate su un supporto “durevole” e in una forma che già accettata dal cliente. Il venditore deve assicurarsi che il cliente abbia scelto e approvato il modo in cui riceve queste informazioni, che sia sms, e-mail o posta cartacea. Inoltre, devono essere chiare e separate da altre comunicazioni, come offerte o pubblicità. Se non si riceve nulla, o si hanno dubbi, il venditore deve dimostrare che l’informazione è arrivata al cliente.

7) Se ci si rende conto di non aver accettato un contratto, cosa si può fare per tutelarsi?

Come già anticipato, i venditori sono obbligati a rispettare il Codice di condotta commerciale e sono responsabili anche delle azioni dei soggetti terzi a cui si affidano che siano call center o venditori di zona. in questo caso, si può fare una segnalazione all’Autorità e nel caso si apra una controversia si può ricorrere al Servizio Conciliazione dell’Areta.

8) Se il contratto è stato siglato senza consenso, si può chiedere un annullamento?

Il venditore deve sempre dimostrare di aver rispettato le regole. In questo caso, si può chiedere al fornitore che ha inviato la bolletta di fornire la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. Se l’attivazione non è stata richiesta, il cliente ha diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell’articolo 66-quinquies del Codice del Consumo.

9) Alcuni call center minacciano un’interruzione della fornitura. È un rischio reale?

Nessuno rimane senza fornitura di energia elettrica e gas se non per motivi che dipendono dalla sua volontà (ad esempio per disattivazione del punto a seguito di richiesta del cliente finale), nonostante alcuni call center possano dire il contrario.

Fonte: Il Sole 24 Ore