
Bollette più alte del 5,9%: 777 euro a famiglia da ottobre a gennaio
Una spesa di 777 euro, di cui 280 per l’elettricità e 497 euro per il gas. È quella pagata in media dalle famiglie italiane – secondo i calcoli di Facile.it per Il Sole 24 Ore del Lunedì – in soli quattro mesi: da ottobre 2024 a gennaio di quest’anno. Il rincaro si è tradotto in un incremento medio della bolletta stagionale del 5,9% sullo stesso periodo 2023/24, quando l’importo si era fermato a 724 euro.
La componente gas pesa di più (64%) sulla spesa complessiva ed è quella che ha registrato l’incremento annuo maggiore: l’8,3% in più, in media, in Italia, contro l’aumento dell’1,7% della bolletta della luce.
L’analisi si basa sui consumi dichiarati da un campione di oltre 770mila utenti che hanno avviato una richiesta di fornitura di gas e luce attraverso il comparatore di tariffe online Facile.it . La spesa è stata calcolata in base ai consumi medi 2024 (per l’intero anno: 2.271 kWh per l’elettricità e 1.040 Smc per il gas) e considerando una tariffa indicizzata a prezzo libero, oltre agli oneri presenti in bolletta.
Il trend varia sul territorio: al netto di Valle d’Aosta e Sardegna – non analizzate – la regione in cui si è speso di più è l’Emilia Romagna. Qui la bolletta dei quattro mesi esaminati è stata pari a 876 euro, di cui 593 di gas (100 euro in più rispetto alla media nazionale). Seguono Lombardia (872 euro, di cui 589 di gas), Marche (865 euro), Puglia (858 euro) e Basilicata (854 euro).
In realtà, osservando l’incremento annuo, la bolletta del quadrimestre dell’Emilia Romagna è tra quelle che sono cresciute meno (+5,4%). Vincono Calabria (+6,8% a 657 euro) e Toscana (+6,5% a 615 euro). Proprio in Toscana le famiglie, stando alle elaborazioni, pagano il conto meno salato. La componente che è cresciuta di più, come già detto, è quella del gas che in alcune regioni ha messo a segno un aumento a doppia cifra: +11,1% in Toscana; +11% in Calabria; +10% in Campania. Agli antipodi, con un aumento del 7,2%, ci sono Marche, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Fonte: Il Sole 24 Ore