BolognaFiere, ricavi record trainati dalla crescita del settore allestimenti

I numeri dimostrano chiaramente, meglio di qualunque dichiarazione, il ruolo sempre più centrale assunto dal settore degli allestimenti nella strategia di crescita di BolognaFiere. Il gruppo fieristico (dallo scorso dicembre quotato in Borsa sul segmento Professional del mercato Euonext Growth Italia) ha approvato ieri la sua miglior semestrale di sempre, con ricavi record a 153 milioni di euro (contro i 139 del primo semestre 2023), trainati soprattutto dalla forte crescita proprio della divisione Allestimenti&Architecture, che comprende le società Henoto, Tecnolegno Allestimenti e Frontemaggi e complessivamente ha raggiunto quasi 70 milioni di euro di fatturato nei primi sei mesi.

«Gli allestimenti non sono un’attività ancillare, per noi, ma sono parte integrante di un progetto di sviluppo – spiega l’amministratore delegato Antonio Bruzzone -. Pur avendo una marginalità più bassa rispetto all’attività fieristica, questo tipo di attività ci consente di esplorare settori fieristici contigui e anche mercati internazionali che, come organizzazione fieristica, non sempre potremmo portare avanti contemporaneamente».

La crescita delle manifestazioni

Nella strategia di sviluppo resta tuttavia centrale l’impegno sulla crescita delle manifestazioni, direttamente organizzate oppure ospitate, che si tengono nel quartiere bolognese: a breve saranno annunciate due nuove fiere in arrivo da altri quartieri, che si svolgeranno nel 2025 assieme a un altro nuovo evento. Anche quest’anno sono arrivate a Bologna tre nuove kermesse: un nuovo progetto dedicato all’home décor e agli articoli da regalo, BE Trend, che si è tenuto in settembre, e due eventi trasferiti da altri quartieri, We Make Future a giugno e Asfaltica la prossima settimana (da Verona), ne annunceremo due per l’anno prossimo.

Nel complesso, nei primi sei mesi dell’anno BolognaFiere ha organizzato direttamente circa 50 manifestazioni fieristiche (di cui oltre un terzo all’estero) e ne ha ospitate 20 nel quartiere bolognese, a cui si aggiungono circa 80 eventi (36 convegni e 37 spettacoli di lirica, prosa, musical e concerti) che si sono tenuti all’interno del Palazzo della Cultura e dei Congressi e nelle strutture adiacenti.

I risultati finanziari

Lo sviluppo delle attività, che hanno consentito al gruppo di raggiungere il record di ricavi, ha portato, insieme ad altre azioni di ottimizzazione interna, a un miglioramento anche in termini di marginalità. L’Ebitda è aumentato del 25,2%, raggiungendo i 35,8 milioni di euro, pari al 23% dei ricavi del primo semestre. L’Ebit si attesta a 23,4 milioni, pari al 15% dei ricavi consolidati, in crescita del 32%. Migliora anche il saldo della gestione finanziaria (-3,7 milioni di euro, contro i -4,8 milioni del primo semestre 2023), anche grazie alla recente quotazione in Borsa della capogruppo BolognaFiere. L’utile netto è stato di 12,5 milioni (+56,5%), mentre la posizione finanziaria netta monetaria è diminuita a 87 milioni, in miglioramento di circa 36 milioni di euro rispetto a quanto registrato nel primo semestre 2023. Nonostante la fase congiunturale di incertezza su tutti i mercati, il gruppo prevede uno scenario potenzialmente favorevole allo sviluppo del business e conferma quindi gli obiettivi per il 2024.

Fonte: Il Sole 24 Ore