
Bonus casa, 100 miliardi in fumo con il taglio delle agevolazioni
Il rapporto evidenzia anche i danni in termini di valore sociale (per esempio il mancato abbattimento di barriere architettoniche) e ambientale (per energia non risparmiata). Un azzeramento totale dei bonus – viene stimato – porterebbe ulteriori 2,56 milioni di famiglie a rinunciare a lavori di ristrutturazione.
L’impatto della legge di Bilancio sull’edilizia
Per il 2025, considerando l’impatto di quanto previsto dalla legge di Bilancio, Cna stima «una contrazione sensibile del mercato pari a circa il 50% in meno rispetto al periodo 2012-2019, quando a trainare erano i bonus minori.
La spesa per gli interventi sugli edifici scenderà ai valori esistenti fino al 2011, attestandosi su un valore di investimenti di 14 miliardi»: una contrazione tale da determinare «la perdita di 17 miliardi di valore aggiunto, la mancata attivazione di 300mila occupati, 33 milioni di euro di minor valore ambientale, mancati risparmi di energia per 2.300 GWh, 409 milioni di mancati risparmi nelle bollette».
Le proposte di Cna costruzioni
In questo quadro, Enzo Ponzio presidente di Cna costruzioni fa due proposte, per migliorare l’assetto previsto nella legge di Bilancio 2025: «Confermare, almeno su base triennale, le attuali aliquote di detrazione (50% e 65%) in caso di interventi sulle abitazioni principali e sui condomini, senza applicare alcun tetto alle detrazioni in funzione del livello di reddito e nucleo familiare; e prevedere strumenti finanziari a sostegno dell’investimento iniziale, in assenza di sconto in fattura e cessione del credito».
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Fonte: Il Sole 24 Ore