Bonus edilizi, i nuovi interventi non fermano le detrazioni per i lavori precedenti

Domanda. Un contribuente, nel 2018 e nel 2019, ha effettuato interventi di recupero del patrimonio edilizio su alcuni suoi appartamenti, siti in un condominio all’interno del quale si trovano anche altri alloggi, di proprietà del fratello. I due fratelli, ora, intendono iniziare altri lavori che fruiscono del superbonus su parti comuni, e si ipotizza che verranno effettuati anche lavori trainati. Si chiede se la detrazione sui precedenti lavori di recupero edilizio possa proseguire comunque, anche nel caso in cui si torni a intervenire su partiche, all’epoca, erano già state oggetto di lavori fiscalmente agevolati.

Risposta. Quelli che si andranno a effettuare con il superbonus, ex articolo 119 del Dl 34/2020, sono sicuramente interventi “autonomi” rispetto a quelli eseguiti almeno quattro anni fa con il cosiddetto bonus casa, ex articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, non potendosi configurare come una loro mera prosecuzione, tanto più che, per il superbonus (anche in relazione agli interventi trainati), si effettueranno nuovamente gli adempimenti previsti dalla normativa edilizia vigente. Pertanto, la rateazione della detrazione relativa alle spese per i lavori del 2018-2019 potrà proseguire anche con i nuovi interventi, e ciò pure se alcuni lavori dovessero essere rifatti (si vedano in proposito la circolare 7/E/2017, la risoluzione 147/E/2017e la circolare 17/E/2015, paragrafo 3.2).

Il quesito è tratto dall’inserto L’Esperto risponde in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 20 novembre.

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Fonte: Il Sole 24 Ore